GROSSETO – Parte dalla scuola primaria “Istituto comprensivo 5” di Grosseto la campagna di test salivari previsti dal Piano nazionale dell’Istituto superiore di sanità e promossi dalla Regione Toscana, nelle scuole definite “sentinella”.
Il piano prevede test molecolari salivari condotti, su base volontaria e con il consenso dei genitori, su alunni nella fascia di età 6-14 anni delle scuole primarie e secondarie di primo grado, da ripetere ogni 15 giorni.
Questa mattina, Giulia Bertoccini e Nadia Lacchio, assistenti sanitarie del dipartimento delle Professioni tecnico sanitarie della riabilitazione e della prevenzione della Asl Toscana sud est, con la collaborazione del personale scolastico e la supervisione della dirigente scolastica Francesca Iovenitti, hanno guidato all’esecuzione in tempo reale del test salivare circa 140 studenti, mostrando e insegnando loro ogni step della procedura per imparare a fare il test in autonomia. La fase successiva dell’iniziativa infatti prevede che i bambini eseguano il prelievo in modo autonomo in ambito familiare, rispettando le istruzioni che garantiscono la correttezza della sua esecuzione. I test saranno poi consegnati in appositi punti di raccolta.
“L’obiettivo dei test è monitorare periodicamente l’andamento di eventuali contagi Covid e tenere sotto controllo la situazione – commenta la dottoressa Guya Monti, responsabile dell’Unità operativa semplice Educazione alla salute – Intervenendo puntualmente in maniera preventiva con un’azione di screening su larga scala, si evita di andare incontro a chiusure di interi plessi scolastici e di veicolare il virus nell’ambiente familiare. Nei giorni scorsi gli studenti interessati dal monitoraggio hanno potuto prepararsi all’appuntamento grazie a un video che illustra come si esegue il test salivare. Nella fase successiva saranno monitorati con la stessa modalità gli studenti della scuola secondaria di I grado sempre dell’Istituto comprensivo 5”.
“Sono stati scelti test molecolari su campione salivare perchè sono semplici, offrono un’alta precisione del risultato che si ha in 24 ore e garantiscono il vantaggio della non invasività, facilità di esecuzione e raccolta del campione – spiega il dottor Giorgio Briganti, direttore dipartimento della Prevenzione – Il test ha la stessa valenza dei tamponi molecolari e consiste in un bastoncino con una spugnetta sulla sommità che va tenuta semplicemente in bocca per qualche minuto, prima su una guancia e poi sull’altra, e poi reinserita nell’apposito contenitore dove è presente il reagente. Tali caratteristiche consentono di effettuare un numero elevato di test, velocemente e anche senza il supporto dei sanitari, andando agilmente a individuare eventuali casi positivi tra gli studenti asintomatici e dunque bloccando sul nascere la possibile catena di trasmissione del virus ai familiari”.
“Il nostro istituto è stato indicato come scuola sentinella, abbiamo subito accolto con favore e spirito di servizio l’iniziativa dato la notevole importanza che riveste per il monitoraggio della popolazione scolastica – afferma Iovenitti – Nell’impegno organizzativo e di coordinamento richiesto è stata determinante la collaborazione con la Asl e oggi in particolare con le due assistenti sanitarie presenti per effettuare i test. Abbiamo provveduto nei giorni scorsi a informare adeguatamente e nel dettaglio le famiglie di questi bambini circa l’iniziativa e a raccogliere i relativi consensi. Per l’occasione abbiamo predisposto una stanza dedicata in modo da non interferire con l’attività nelle classi e avere maggiore privacy. Oggi abbiamo monitorato i bambini delle due scuole primarie in via Rovetta e Barbanella per un totale di circa 140 alunni. Un’organizzazione importante quindi perché ad ogni somministrazione corrisponde un momento di istruzione, indicazione, sanificazione delle mani. I bambini si sono dimostrati curiosi, collaboranti, anche un po’ emozionati e hanno seguito le istruzioni del personale sanitario in maniera attenta”.
La campagna coinvolgerà almeno 55mila alunni in tutta Italia. Il progetto regionale è frutto di un lavoro congiunto tra gli assessorati alla Sanità e all’Istruzione, con le loro strutture tecniche, l’Ufficio scolastico regionale, le Asl.