GROSSETO – Parte dal Ferrucci a Grosseto la somministrazione della terza dose o dose “booster” agli ospiti e al personale delle Rsa, indicati dalla circolare ministeriale, insieme ai pazienti estremamente fragili e agli over 80, tra le prime categorie a essere interessate da questa ulteriore fase della campagna vaccinale anti-Covid.
La prima a vaccinarsi nella provincia di Grosseto è stata Luigina di 86 anni che si è detta contenta di ricevere la terza dose che la fa sentire “ancora più protetta e mette al sicuro anche i familiari” che la vanno a trovare.
Da oggi a giovedì al Ferrucci saranno vaccinati circa 70 ospiti su 85 attualmente presenti, ovvero quelli che hanno terminato il ciclo vaccinale da almeno sei mesi. Nei prossimi giorni, la vaccinazione proseguirà nelle altre RSA della provincia di Grosseto, contemporaneamente nelle strutture delle due zone distretto. Mentre gli ospiti vengono vaccinati all’interno della struttura residenziale, il personale che ci lavora può fare la terza dose in RSA oppure nei centri vaccinali del territorio tramite prenotazione sul portale regionale prenotavaccino.sanita.toscana.it, nella sezione dedicata, a partire da giovedì 7 ottobre.
“La terza dose nelle Rsa è ritenuta necessaria perché gli ospiti presentano spesso delle patologie che per l’età li rendono soggetti vulnerabili, e anche perchè vivono in un contesto di co-housing insieme agli altri ospiti, con la costante presenza del personale e le visite dei familiari che nonostante la scrupolosa gestione degli accessi, li potrebbero esporre a rischi dall’esterno – spiega Fabrizio Boldrini, direttore zona Colline Metallifere, Amiata grossetana e Grossetana – Il fatto che tutti gli anziani siano già coperti con due dosi di vaccino, limita notevolmente l’insorgere di eventuali gravi conseguenze sul loro stato di salute, questo vale in generale e infatti stiamo assistendo a un calo notevole dei ricoveri. Contiamo di vaccinare tutti gli ospiti e tutto il personale delle Rsa della zona grossetana nel giro di due settimane, dopo di che, grazie agli accordi già in essere con la Medicina generale, passeremo alla terza degli over 80”.