FOLLONICA – «Perché ogni volta che a Follonica vengono annunciati o siamo in presenza di tagli di alberi si alza forte la protesta dei cittadini e di qualche associazione? Sarà colpa o merito di un grande senso ambientalista o della consapevolezza della perdita di un importante elemento naturale e urbano?»
A chiederselo è l’associazione La Duna di Follonica.
«Forse – scrivono in una nota – tutti e due ma di sicuro ci sentiamo di poter dire che una sorta di ribellione viene dal fatto che molto raramente gli alberi tagliati, morti o danneggiati, in salute o di intralcio a qualcosa e qualcuno, vengono sostituiti. Basta fare un giro per la città e salta subito agli occhi come nei viali alberati, potremmo dire viale Matteotti come viale Italia o piazza Socci o via Gorgona o la pineta di ponente, le piante spariscono e difficilmente vengono reimpiantate».
«Le piante – proseguono -, come ogni essere vivente, hanno il loro ciclo vitale nel quale è presente anche la morte, nessuno si aspetta che vivano in eterno ma se spariscono e basta senza un ricambio, ecco che scatta l’indignazione. In alcuni casi non sono indifferenti i sistemi di potatura effettuati negli anni, che sicuramente hanno indebolito i soggetti. Sarà poi perché abbiamo assistito alla morte della pineta simbolo e vanto di Follonica o perché troppo spesso si vedono spazi dove prima esistevano alberi coperti da asfalto o betonelle oppure solo spazi vuoti».
«Comunque la gestione del verde – aggiungono – è da troppo tempo insufficiente e problematica, molto incentrata su potature e tenuta aiuole (non tutte) e poco sulla riqualificazione generale e sul reimpianto degli alberi mancanti. Ci chiediamo che fine farà l’oliveta con più di 100 piante dove è prevista l’ edificazione presso il Rondelli oppure che fine hanno fatto le tamerici sparite e “betonellate” a Pratoranieri, cosa si aspetta a procedere alla sostituzione dei pini, morti e tagliati nella pineta di ponente. Ma sarebbe un elenco troppo lungo. Vediamo se i 21 tigli della via Massetana saranno lo spartiacque tra due gestioni diverse. Tra breve dovrebbe ripartire il Forum ambientale del comune di Follonica, speriamo sia di nuovo il luogo dove poter parlare, capire e proporre soluzioni. E speriamo che “ambiente, verde e territorio” non siano solo parole da mettere nei programmi elettorali e li lasciarle».