GROSSETO – «I 5 stelle chiedono di non disperdere i voti: sono diventati il sistema» a dirlo Potere al popolo che risponde così all’appello del M5S.
«La preoccupazione dei 5stelle di non entrare in consiglio comunale è tale da fare un appello al voto contro la dispersione in cosiddetti “partitini”: la traiettoria di coloro che dovevano rompere il sistema è completata e adesso utilizzano anche la stessa retorica di chi contestavano».
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«Oggi quel movimento nato nei Meet-up che aveva raccolto il consenso di moltissimi attivisti e le speranze di tantissimi italiani non esiste più, il M5S ha tradito le aspettative di larghe fasce della popolazione che si aspettavano da loro il riscatto. Proprio per questo, nella base del movimento abbiamo spesso trovato militanti che erano di fianco a noi nelle lotte ambientali, per la sanità pubblica, per i posti di lavoro e il reddito».
«Nelle lotte ambientali, per la sanità pubblica, per i posti di lavoro e il reddito. Poi però qualcosa è cambiato: con la partecipazione prima al governo Giallo-Verde, poi al governo Giallo-Rosso, il M5S si è reso complice di provvedimenti vergognosi come i decreti sicurezza ed ha avuto un ruolo di prim’ordine nella gestione scellerata e schizofrenica della crisi pandemica» prosegue la nota.
«Oggi, con il sostegno al Governo Draghi, quel partito dei “vaffa” ha compiuto definitivamente la sua mutazione genetica. Ma tutte le condizioni di sofferenza che hanno permesso allora l’aggregazione di tanto consenso intorno al M5S esistono ancora. Precarietà, lavoro povero, smantellamento del welfare, devastazione ambientale».
«Per questo come attiviste e attiviste di Potere al Popolo siamo impegnate e impegnati quotidianamente, con il lavoro sui territori, con la partecipazione ai comitati, con la costruzione di momenti di lotta, con il sostegno a coloro che vengono quotidianamente colpiti dalla crisi. Perché siamo anche noi lavoratori, donne, precari, persone che hanno bisogno di un futuro migliore e che si mettono in gioco per ottenerlo. Perché oggi come ieri, un cambiamento radicale di sistema serve più che mai» conclude la nota.