L’edizione 2021 della Notte visibile della cultura – evento clou della Città visibile, la manifestazione d’arte e animazione culturale urbana organizzata dal Polo culturale Le Clarisse di Fondazione Grosseto Cultura, quest’anno dedicata al Lavoro culturale di Bianciardi – ha bissato il grande successo registrato nel 2020, quando per la prima volta si era deciso di organizzare il programma di eventi sul circuito delle Mura medicee per creare un percorso che rendesse più agevole rispettare le norme di sicurezza imposte dal Covid.
Una formula vincente che è stata ripetuta, con il medesimo esito.
Oltre all’apertura gratuita dei musei cittadini dalle 18 a mezzanotte (il Polo culturale Le Clarisse con il Museo Collezione Gianfranco Luzzetti e la Galleria dell’artigianato, il Museo di storia naturale della Maremma, il Maam) e alla programmazione nella Biblioteca Chelliana, il “percorso” sulle Mura ha offerto al pubblico decine di eventi per tutti i gusti.
Dalla musica dal vivo alla danza, dalle performance alle esposizioni.
Con il valore aggiunto di due “prime” assolute: la riapertura della Sala Eden, che ha ospitato una mostra-mercato di artigianato artistico locale, e dell’arena della Cavallerizza, dove sono andate in scena esibizioni di ballo.
Un programma ricchissimo che ha animato un sabato sera da ricordare.
“È stata una notte della cultura meravigliosa e partecipata – dichiarano Giovanni Tombari, presidente di Fondazione Grosseto Cultura, e Mauro Papa, direttore del Polo culturale Le Clarisse – e per questo vogliamo ringraziare il pubblico che ancora una volta ha affollato le Mura, seguendo scrupolosamente tutte le misure di sicurezza, e naturalmente tutti coloro che hanno lavorato con impegno all’organizzazione della manifestazione.”
“Una rassegna che si esaurisce in poco più di una settimana, e che trova il proprio culmine nella Notte visibile, ma che necessita di un gran lavoro di preparazione e di gestione.”
“Grazie – hanno concluso – anche al Comune di Grosseto, all’Istituzione Le Mura, alla Pro Loco, a Artex e alla Fondazione Cr Firenze per il prezioso contributo”.