ORBETELLO – “La popolazione, anche ad Orbetello, sta invecchiando – ha dichiarato Alternativa Orbetello – e le malattie croniche che necessitano di cure continuative aumentano.”
“Le famiglie non riescono a farsi carico degli anziani sia per mancanza di tempo sia per i costi troppo elevati.”
“In questo quadro – ha proseguito – riteniamo essenziale ripristinare il centro diurno per gli anziani con parziale autosufficienza che necessitano di socializzazione e di assistenza di base.”
“Il centro diurno, dentro alla RSA, e’ stato chiuso all’inizio del lockdown ed era già ridotto al minimo con pochissimi utenti.”
“Bisogna ripartire individuando – ha continuato Alternativa Orbetello – degli spazi più idonei con delle aree verdi a disposizioni.”
“Crediamo inoltre sia importante ripristinare il pulmino di collegamento da Orbetello ed Albinia verso l’Ospedale questo perché è indispensabile preservare l’autonomia e permettere anche a chi è solo di poter accedere alle cure senza dipendere da altri.”
“Così come sarà necessario attivare dei punti di prelievo a Fonteblanda e Talamone affinché gli anziani possano fare le proprie analisi senza spostarsi.”
“La nostra comunità – ha sostenuto Alternativa Orbetello – ha poi bisogno di una casa di riposo per assistere chi non è più autosufficiente.”
“La nostra idea è quella di realizzarla dentro l’ex aeronautica di Albinia. Una RSA innovativa dove gli anziani potranno portare con sé i propri amici a 4 zampe, dove potrà svolgersi la pet therapy e dove in futuro vorremmo portare anche l’acqua termale dell’Osa.”
“Un’altra proposta innovativa – ha individuato – è quella di creare dei progetti di cohousing per gli anziani, strutture caratterizzate da spazi comuni a forte integrazione sociale e supporto reciproco.”
“Gli anziani che vivono in compagnia riescono ad aumentare di molti anni la durata della loro autonomia.”
“Infine vorremmo – ha concluso Alternativa Orbetello – realizzare ad Albinia in Piazza delle Regioni uno spazio idoneo per gli anziani, un circolo ricreativo dove stare al caldo in inverno e dove incontrarsi, un “Alzheimer Cafe” dove i giovani leggono per gli anziani in difficoltà per creare un forte senso di appartenenza e integrazione.”