ISRAEL JOSHUA SINGER
โLA FAMIGLIA KARNOWSKIโ
ADELPHI, MILANO, (1943) 2013, pp. 498
Il romanzo รจ una storia familiare di tre generazioni. Pietro Citati, autorevole critico, in quarta di copertina lo definisce โun capolavoroโ. Trovo il giudizio eccessivo, ma il libro รจ interessante. Lโautore รจ il fratello maggiore di un premio Nobel e come questo scrive in yiddish, dialetto ebraico tipico dellโEuropa Orientale. I.J. Singer รจ morto precocemente a soli 51 anni nel 1944, un anno dopo lโuscita del libro, e per lungo tempo รจ rimasto in ombra rispetto al fratello piรน famoso. Solo negli ultimi anni รจ stato tradotto in italiano. Ha vissuto in Galizia (Polonia) e in Unione Sovietica e poi nel 1934 รจ emigrato negli USA. Sono i luoghi del romanzo.
Infatti questo comincia in un โshtetlโ, Melnitz, una piccola cittadina galiziana, prevalentemente abitata da ebrei. David Karnowski รจ un mercante di legname come il padre, ma con lโambizione di diventare un erudito. A lui รจ dedicata la prima parte della storia, a suo figlio Georg (Mose) la seconda parte e al nipote Jegor (Joachim Georg) il nipote la terza ed ultima parte. Giร nel passaggio dei nomi (il primo, David, sicuramente ebraico, e gli altri due misti, soprattutto lโultimo che รจ la sintesi di un nome ebraico e uno tedesco) sta il contenuto drammatico e conflittuale della storia: รจ potente il mito della continuitร , non solo con la rigiditร della cultura ebraica, ma con la particolare ostinazione dei Karnowski: vengono presentati con โcarattere testardo e provocatoreโ alla seconda riga del romanzo. Tale mito confligge con lโintegrazione.
Nella sua erudizione David diventa seguace del filosofo tedesco ed ebreo Mendelssohn (il nonno del grande musicista), che aveva tentato di integrare lโebraismo con lโilluminismo. La storia comincia con una lite furibonda per cui David in ragione della sua adesione filosofica viene cacciato letteralmente a calci dalla sinagoga di Melnitz. Questo lo porta a trasferire famiglia e commercio a Berlino, dove piรน forte era lโinfluenza del maestro, la cui statua in bronzo viene piรน volte visitata nel romanzo da David. Nella capitale dellโImpero tedesco David fa fortuna, diventa un membro influente della comunitร ebraica e trasforma la sua casa nella sede di un circolo di ebrei eruditi. Il suo problema รจ parlare un tedesco senza accento straniero, mentre la moglie Lea rimane affezionata al villaggio di origine. Impone al primo figlio maschio i due nomi (uno ebraico e uno tedesco), perchรฉ sia โebreo in casa e tedesco in stradaโ e gli impartisce โuna doppia istruzione, ebraica e secolareโ.
Georg si ribella e conduce una gioventรน scapestrata: si considera tedesco e con la stessa ostinazione del padre vi si oppone. Compie la sua scelta solo nellโincontro con il dottor Landau, uno stravagante medico ebreo, socialista, pacifista, vegetariano, che lotta contro lโuso del tabacco e dellโalcol e vive delle offerte spontanee dei pazienti, e soprattutto con la sua bella figlia, la rossa Else. Landau รจ una delle poche figure positive a tutto tondo del libro (rifiuta anche lโadesione del suo partito ai crediti a sostegno della grande guerra). Inseguendo lโamore di Else, Georg diventa medico. Solo al momento di separarsi perchรฉ chiamato al fronte, hanno unโunica notte dโamore, ma Else rifiuta il legame, รจ una donna troppo indipendente per accettare di essere moglie e madre. Diventerร deputata al Reichstad. Al ritorno dal fronte durante gli anni convulsi della Repubblica di Weimar Georg diventa un ginecologo famoso; in totale rottura con il padre, non pratica la religione fino a sposare una timida infermiera, Teresa Holbeck, che รจ una โgentileโ, rifiutando i migliori partiti della comunitร ebraica che gli propone il padre.
Dopo lunghe riflessioni per non rompere del tutto con la madre Georg decide di far circoncidere il figlio, il cui doppio nome ebraico e tedesco viene fuso nellโunico Jegor, ma tale mediazione non riconcilia Georg nรฉ col padre, nรฉ gli serve a trovare una propria strada perchรฉ la storia si frappone con lโavvento degli โuomini in stivaliโ, i nazisti che nel romanzo non vengono mai nominati. Per ragioni storiche Singer, morto nel 1944 negli USA, rimane al di qua della Shoร , ne descrive solo i prodromi. Il povero Jegor vive drammaticamente su di sรฉ la contraddizione della propria appartenenza: come figlio del padre รจ ebreo, ma si sente tedesco ed รจ influenzato dalle idee antisemite del tenente Holbech, lo zio materno nullafacente e parassita, che ha lโunica ambizione di tornare ad essere ufficiale tedesco come durante la guerra. Fino a che durante una grottesca dimostrazione della superioritร della razza ariana il nuovo preside, un inconsistente e frustrato professore di scienze, lo mette nudo di fronte alla scolaresca. Lโumiliazione e la contraddizione portano il ragazzo quasi alla follia, che germina nellโodio per il padre ebreo.
Questo porta il dottor Karnowski a emigrare negli USA. Nel quartiere degli emigranti tedeschi la famiglia trova le stesse contraddizioni, che aveva โlaggiรนโ in patria. David, salvato dal figlio che aveva rifiutato, trova appoggio solo nel vecchio mercante ebreo, originario di Melnitz, Solomon Burak, di cui a Berlino aveva rifiutato la figlia come sposa di Georg e che รจ ripartito da zero a New York facendo nuovamente fortuna (rappresenta il classico ebreo errante, che si adatta a tutte le circostanze โsoldo piรน soldo menoโ).
Si rivolge a lui anche Georg, che non puรฒ piรน esercitare perchรฉ non supera gli esami da medico previsti negli USA. La superbia e lโostinazione dei Karnowski viene sonoramente punita. Quando Burak risponde a Georg, che la sua richiesta di fare lโambulante รจ โassurdaโ, lโex-medico risponde โcon amarezzaโ: โEโ la nostra professione nazionale da generazioni, il nostro destinoโฆ e nessuno puรฒ sfuggire al proprio destinoโ. Jegor si mescola con gli emigrati tedeschi che simpatizzano con il nazismo, va via di casa e si fida del console tedesco, un intellettuale mistico e frustrato, con tendenze pedofile, nellโidea che prestandosi a fare la spia meriti il riconoscimento per poter tornare in Germania accolto come soldato.
Lโultima parte del romanzo si colora di un emergente conflitto edipico tra Jegor e il padre e di un ritorno a casa da figliol prodigo. Lascio la drammatica agnizione finale al piacere del lettore, ma รจ interessante lโincrocio tra lโonnipresente mito della continuitร e il conflitto edipico padre e figlio, tra la continuitร e la rottura. Al destino non si sfugge, cโรจ un determinismo che sovrasta le scelte e le mediazioni individuali, il destino collettivo trova la propria rivincita, รจ lโamara lezione dellโisolamento ebraico contro cui si infrange ogni tentativo di integrazione.
Eโ un peccato che nella traduzione si perda tutta la specificitร affettiva del dialetto yiddish, del linguaggio degli affetti. Le parole yiddish, relative prevalentemente alla religione e al cibo, galleggiano nellโitaliano standard, accompagnate da due paginette di glossario finale. Anche questo credo faccia parte dello stesso destino.