CAPALBIO – «Mi fa piacere far parte di questa comunità come è sempre stato e come babbo avrebbe voluto».
Silvia, figlia del Settimo Bianciardi, è intervenuta durante la presentazione della lista Vivere Capalbio del candidato sindaco Alessio Teodoli.
«Sono qua per spiegare perché ad oggi la famiglia Biancardi si trova a sostenere la lista Vivere Capalbio ed il suo candidato sindaco Alessio Teodoli – ha detto -. Babbo è stato scelto come sindaco di questa comunità per la persona che era, per l’uomo che era prima del fatto di essere un politico perché i capalbiesi hanno bisogno di una persona che è nata e cresciuta in questo territorio e soprattutto insieme a questo territorio».
«Se penso all’amore e all’attaccamento che babbo ha sempre avuto e dimostrato per questa comunità – ha continuato -, per tutti noi, io ad oggi questi valori li ritrovo in Alessio. I valori di comunità, di inclusione e di protezione di questo territorio che non in un momento così difficile per la nostra famiglia non ho trovato in altre persone. Perché prima di parlare di candidati si deve parlare di persone».
«Per questo – ha aggiunto – voglio condividere con voi un ricordo: la prima volta che ho stretto la mano ad Alessio. Eravamo ancora alla ricerca del candidato sindaco al posto di babbo per la campagna elettorale del 2019. Ero con babbo in macchina, erano le 13.30 e stavamo andando a pranzo, era già tardissimo. Quando rallenta, ferma la macchina, tira giù il finestrino e fa un cenno ad Alessio, quello di avvicinarsi e gli dice: “Alessio vieni a fare il candidato sindaco perché ancora possiamo e dobbiamo fare tante cose per Capalbio.” Alessio in maniera gentile e carina non accettò questa offerta, questa proposta. Ricordo ancora il rispetto e la timidezza con cui si rivolse a lui. Io chiesi a babbo: “Ma perché abbiamo perso tempo, adesso rischiamo anche di non mangiare” e lui mi disse: “Perché quello un giorno sarà il sindaco di Capalbio”. Questa volta spero tanto che non si sbagli. Per questo vorrei ringraziare Alessio e tutto il suo gruppo che dal 16 gennaio è sempre stato vicino alla famiglia, sia con affetto e per rispetto a babbo ed a quella comunità che tanto amava e che non tagliava fuori nessuno. E questo senso di inclusione io non l’ho trovato negli altri candidati o negli altri gruppi ed è per questo che oggi sono qua a dirvi queste parole».