GROSSETO – «Grosseto ormai aspetta da anni la realizzazione di un sistema viario all’altezza di una città moderna ed efficiente».
Ad affermarlo è il candidato sindaco Emanuele Perugini in una nota stampa.
«I collegamenti esistenti fra i quartieri sono spesso stretti e intasati – dice -, i bidoni per la raccolta rifiuti sono parcheggiati un po’ ovunque, manca una vera viabilità complanare: quella che una volta era considerata tale è stata inglobata nel tessuto urbano dall’espansione del centro abitato, ed ora troppo spesso per uscire dalla città occorre attraversala invece che puntare direttamente verso l’esterno. I problemi sono tanti che anche a metterli in fila se ne ottiene un elenco troppo lungo».
«Per citare alcuni dei più noti, ed evitando di puntualizzare gli enormi ritardi nella realizzazione della tirrenica e nel completamento della senese, su tutti spicca la mancanza di collegamenti diretti tra la superstrada e la costa, la tanto attesa bretella che dovrebbe alleggerire viale Uranio del traffico proveniente dall’ingresso nord della superstrada sembra non arrivare mai, e d’altronde da sempre ci si chiede perché i veicoli pesanti derivanti dalla vicina zona industriale non siano stati convogliati direttamente sulla superstrada, creando uno svincolo dedicato, invece di incanalarli in un collegamento già intasato dal traffico urbano».
«Anche la strada – prosegue Perugini – che doveva rilegare via Orcagna a Marina, con tanto di rotonda sulle Collacchie, che pure sembrava praticamente ultimato, sembra abbia abortito. Le frazioni poi hanno i loro bei problemi. Due per tutti: a Marina l’azione combinata della salsedine e delle radici dei pini ha devastato il manto stradale in molte zone, mentre l’estate è finita senza che sia stato possibile dirigersi da Braccagni verso Castiglione della Pescaia senza attraversare il passaggio a livello ferroviario, nonostante il ponte sulla ferrovia e gli svincoli siano ultimati da tempo”.
«La mancata realizzazione di una viabilità complanare ed i costanti ritardi nella manutenzione concorrono ad aumentare il traffico all’interno dei centri abitati, con conseguente aumento dell’inquinamento, e contribuendo a creare situazioni di pericolo, e non solo ai pedoni: ad esempio non è raro vedere qualche automobilista che “tenta lo slalom” per evitare buche, radici, oppure i tombini non livellati al manto stradale di via Preselle. La svolta “green” appare lontana: tanti i problemi legati all’impiego dei monopattini, e le ciclabili finora realizzate presentano così tanti incroci col traffico veicolare da penalizzare chi intende utilizzare la bici per rapidi (e sicuri) spostamenti cittadini».
«E’ evidente a tutti che questa situazione, a meno che il prossimo sindaco non porti in dote alla città la famosa bacchetta fatata, è destinata a durare nel tempo – spiega il candidato sindaco Perugini – E’ però per noi doveroso indicare la strada che riteniamo migliore per avviare un percorso di ammodernamento del sistema viario locale. Il primo obiettivo a cui occorre immediatamente puntare è la minuta manutenzione, verso la quale dev’essere indirizzato lo sforzo più importante. Infatti, nonostante solitamente gli interventi più piccoli siano anche quelli in proporzione più costosi, essa ha un forte impatto sociale: un marciapiede curato, una strada ben tenuta, una piazza pulita e ordinata aumentano la voglia dei grossetani di vivere la città e aiutano a combattere il degrado urbano molto più che togliere le panchine davanti a porta Corsica come ha fatto il sindaco Vivarelli Colonna».
«Occorre poi cominciare a programmare interventi più complessi di ammodernamento della rete viaria che prevedano la predisposizione di canalizzazioni in grado di consentire una manutenzione dei servizi (idrico, elettrico, ecc.) che non comporti la rottura del manto stradale – conclude Perugini – Da ultimo ovviamente è necessario anche mettere mano al piano del traffico, e valutare attentamente, anche con l’aiuto delle più moderne tecnologie di monitoraggio, da dove iniziare per cominciare ad attuare la tanto attesa realizzazione di una vera viabilità complanare».