GROSSETO ā Auguri a Gino Paoli che oggi compie 87 anni.
Tra i piĆ¹ grandi cantautori italiani, ha scritto e interpretato brani di vasta popolaritĆ , quali Il cielo in una stanza, La gatta, Che cosa cāĆØ, Senza fine, Sapore di sale, Una lunga storia dāamore, Quattro amici; ha partecipato a sette edizioni del Festival di Sanremo, lāultima delle quali nel 2018 in qualitĆ di ospite in coppia con Danilo Rea; ha collaborato con numerosi colleghi alla realizzazione di album e di singoli di successo; ha composto musiche per colonne sonore di film.
Come talent scout, Gino Paoli scopre e lancia due dei piĆ¹ grandi nomi della musica italiana: Lucio Dalla e Fabrizio De AndrĆ©.
Quale paroliere, Paoli si occupa della traduzione e dellāadattamento italiano delle canzoni del cantautore francese Alain BarriĆØre e di Charles Aznavour (Devi sapere). Sue inoltre sono le traduzioni di Ne me quitte pas di Jacques Brel (Non andare via) e successivamente di Avec le temps di LĆ©o FerrĆ© (Col tempo), della quale farĆ anche lāinterpretazione.
Molte canzoni scritte da Paoli sono state interpretate o reinterpretate da colleghi di rilievo nazionale e internazionale, anche molto distanti dal suo tipo di approccio musicale. In Italia, oltre a Mina e Ornella Vanoni, tra i suoi innumerevoli interpreti si trovano: Giorgia Todrani, Claudio Villa, Carla Boni, Umberto Bindi, Luigi Tenco (di cui Paoli ĆØ stato peraltro grandissimo amico), Gianni Morandi, Carmen Villani, Patty Pravo, Franco Battiato, Marco Masini (nellāalbum Tozzi-Masini), Franco Simone.
Lāincontro del jazz con la sua musica risale giĆ agli anni sessanta, quando il chitarrista Wes Montgomery, nel suo album del 1967 Movinā Wes inserisce una cover di Senza fine.
La collaborazione con Patty Pravo dĆ origine a splendide esecuzioni della cantante veneziana di Non andare via (Ne me quitte pas) del 1970 e Di vero in fondo del 1971.
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Nel 1986 Paoli scrive con Zucchero Fornaciari i successi Come il sole allāimprovviso e Con le mani.
Nel 1987 scrive per Marcella Bella Tanti auguri, presentata al Festival di Sanremo, e Per il riso, per il pianto, ma decide di non firmare i pezzi.
Nel 1992, anche se non in prima persona, produce il disco di Andrea Monteforte, che porta a Sanremo per la sezione novitĆ una canzone dal titolo Principessa scalza, che non arriva in finale.
Nel 1995, scrive per la cantante Giorgia Todrani il testo di Di che segno sei, canzone inclusa nellāalbum della cantante romana Come Thelma & Louise. Nel 1999 la giovane cantante riprende la famosa canzone del 1960 scritta da Gino Paoli, Il cielo in una stanza e lāha reinterpretata e riarrangiata in versione pop e orecchiabile, con lāaggiunta di un pezzo rappato dopo il primo ritornello. La canzone ĆØ stata utilizzata da Carlo Vanzina per lāomonimo film.
Nel 2000 collabora con Giuliano Palma and The Bluebeaters nelle cover di due pezzi storici: Domani e Che Cosa CāĆØ. Quindi avvicina e opera con poeti come Alda Merini, Edoardo Sanguineti.
Il 25 novembre 2016 viene resa nota la collaborazione con Sergio Cammariere. Paoli ha composto il testo di Cyrano, brano contenuto in Io, nono album in studio del cantautore calabrese. Della canzone ĆØ stato anche realizzato un videoclip ufficiale, reso noto sul canale Youtube di Cammariere, e vede come protagonisti i due cantautori italiani intenti a registrare il brano dividendosi tra studi di registrazione e un paesaggio bucolico.
Il cielo in una stanza
Nel giorno del suo compleanno, celebriamo Paoli con uno dei suoi piĆ¹ grandi successi: Il cielo in una stanza. Pubblicato la prima volta per lāinterpretazione di Mina nel 45 giri Il cielo in una stanza/La notte e nellāomonimo album, successivamente, nello stesso anno, fu pubblicato anche dal suo autore sul singolo Il cielo in una stanza/PerĆ² ti voglio bene e nel 1961 nellāalbum eponimo.
La canzone fu scritta dal giovane Paoli quando non era ancora iscritto alla SIAE, per questo nei crediti delle varie versioni del disco figurano Mogol come autore del testo e Toang compositore della musica. Solo successivamente sarĆ depositata con la firma corretta del solo Gino Paoli.
Il brano, rifiutato da interpreti come Jula de Palma e Miranda Martino, fu proposto a Mina dal paroliere Mogol. Mina, poco convinta, decise di registrarla solo dopo averla sentita eseguita al pianoforte dallo stesso Paoli.
Con questo singolo, tuttavia, la cantante raggiunse il 15 ottobre 1960, per la seconda volta nella sua carriera (dopo Tintarella di luna/Mai), il traguardo discografico del primo posto nelle vendite. Il pezzo, infatti, entrato al quinto/sesto posto nellāestate 1960, rimase in classifica fino allāinizio dellāanno successivo, dopo aver raggiunto il primo posto per 14 settimane diventando il 45 giri piĆ¹ venduto dellāanno, sfiorando nel tempo i 2 milioni di copie vendute.
Come raccontato dallo stesso Paoli, il testo di Il cielo in una stanza descrive lāincontro con una prostituta avvenuto in un bordello di Genova riconoscibile dal āsoffitto violaā.
TESTO
Quando sei qui con me
Questa stanza non ha piĆ¹ pareti
Ma alberi
Alberi infiniti
Quando sei qui vicino a me
Questo soffitto viola
No, non esiste piĆ¹
Io vedo il cielo sopra noi
Che restiamo qui
Abbandonati
Come se non ci fosse piĆ¹
Niente, piĆ¹ niente al mondo
Suona unāarmonica
Mi sembra un organo
Che vibra per te e per me
Su nellāimmensitĆ del cielo
Suona unāarmonica
Mi sembra un organo
Che vibra per te e per me
Su nellāimmensitĆ del cielo
Per te e per me
Nel cielo
Fonte: https://it.wikipedia.org/
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