GROSSETO – Sono state appena consegnate all’ufficio protocollo del Comune di Grosseto le 1.400 firme raccolte da Grosseto al centro per la petizione che chiede al sindaco di “revocare la procedura di concessione all’ulteriore trentaduesimo stabilimento balneare a Marina di Grosseto e per mantenere l’attuale spiaggia libera”, come si legge sul testo dell’atto.
“Sono 1.400 le persone che chiedono al sindaco di mantenere pubblica la spiaggia libera di Marina – spiegano i promotori di Grosseto al centro -, anche alcuni candidati, sia a sindaco che al Consiglio comunale, nonché turisti. Chiediamo dunque che l’Amministrazione revochi la procedura avviata – le cui domande scadranno il prossimo mercoledì 28 settembre – e non dia la concessione per l’ulteriore (trentaduesimo) stabilimento balneare nella frazione di Marina di Grosseto, adducendo il superiore interesse pubblico insito nel mantenimento dell’attuale spiaggia libera”.
Le motivazioni della raccolta firme? “Beh – dicono da Grosseto al centro -, sono tutte scritte nel testo della petizione”, che noi riportiamo di seguito (in corsivo):
il demanio marittimo è finalizzato all’interesse collettivo della libera fruizione e solo marginalmente ed eccezionalmente può essere finalizzato a interessi privatistici attraverso concessioni ai privati;
la balneazione e il soggiorno balneare sono considerate attività salutari e dunque di interesse pubblico;
il litorale di Marina di Grosseto, per i nostri concittadini, è quello più popolare perché più facilmente raggiungibile (trasporto pubblico, pista ciclabile) anche da chi non ha un mezzo motorizzato e non si può permettere spostamenti verso lidi più lontani;
la porzione di spiaggia libera interessata dalla nuova concessione in oggetto è una delle ultime due rimaste, nella parte centrale della frazione, in una zona molto satura di stabilimenti balneari;
in caso di sottrazione della spiaggia libera, l’alternativa obbligata, per chi non potesse pagare i servizi dei privati, sarebbe quella di allontanarsi verso Fiumara o verso Principina a Mare;
che le finalità inserite nell’articolo 1 del sopracitato bando di gara, pur indirizzate ad uno “sviluppo sostenibile e della salvaguardia delle risorse del territorio” e che “pertanto sono consentite solo utilizzazioni che non compromettano le risorse ambientali”, non contemplano il fatto che l’eventuale realizzazione di quanto contenuto nel bando determinerebbe la pressoché completa privatizzazione di tutto il litorale marittimo della frazione di Marina di Grosseto, che già vede la presenza di altri 31 stabilimenti balneari e relative concessioni;
che la motivazione utilizzata nel bando “con specializzazione per portatori di handicap” risulta solo apparente, quindi illegittima, considerato che l’accessibilità e la fruibilità alle persone con disabilità deve essere garantita, per legge, da tutti gli stabilimenti balneari già esistenti;
che, in base a quanto contenuto nell’articolo 5, i vantaggi economici per il Comune di Grosseto, risultano esigui (“Il canone complessivo sulla base del presunto utilizzo di tutta la previsione sull’area demaniale concessa è determinato in via provvisoria in € 5.214,18”) e sicuramente sproporzionati rispetto al depauperamento conseguente alla perdita di un arenile già destinato alla libera fruizione da parte della collettività;
che la concessione di cui al bando in questione comporterebbe ulteriore consumo di suolo pubblico collegato alla costruzione di un ulteriore stabilimento balneare, cioè di opere di non facile rimozione.
“Chiedo ai candidati sindaci di esprimersi in modo chiaro se sono d’accordo o no con la nostra petizione – dichiara il candidato sindaco di Grosseto al centro Marcello Campomori -. Non c’è un ma o un forse, solo un sì o un no”.