GROSSETO – L’associazione anti-violenza “Tutto è Vita Elisabetta Fiorilli” assieme alla società di pallavolo “Grosseto Volley School” hanno riconosciuto al Comune di Grosseto un notevole lavoro per essersi attivato contro la violenza sulle donne.
Sabato 25 settembre alle ore 12.30 nel municipio, l’associazione consegnerà al sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna un riconoscimento per la lotta contro la violenza sulle donne.
«Il Comune ha investito molto in sicurezza» – afferma la presidente Susi Esposito, in carica da poco meno di un anno -, con l’ausilio di telecamere e l’aumento delle forze dell’ordine. Il sindaco e gli assessori ci sono sempre stati vicini, oggi più che mai. Molte donne hanno bisogno di essere aiutate nel trovare il coraggio di denunciare soprusi che avvengono in ogni dove. Il male che viene fatto non sempre arriva dall’interno della famiglia, ma può avvenire per strada, al lavoro o semplicemente durante le attività di sport. È per questo che abbiamo coinvolto in questo nostro progetto il presidente Michele D’Erasmo della Grosseto Volley School a sensibilizzare il loro ambiente femminile. Tutte le donne devono farsi rispettare, trovare la forza di combattere chi cerca di farle del male. Un male che non è solo fisico ma anche e soprattutto mentale, psicologico. È per questo che la nostra associazione vanta delle migliori psicologhe aiutando chi semplicemente vuole parlare, anche al telefono, in totale anonimato, per avere un supporto, una parola di conforto, per sfogarsi, per gridare a qualcuno di fiducia il loro grido di aiuto. Purtroppo oggi stiamo assistendo in Afghanistan ad una retroazione umana, dove la donna ancora una volta è posta sotto il controllo dell’uomo. Quelle donne hanno lottato anni per avere la loro indipendenza e adesso, nuovamente, devono affrontare i soprusi. Non è possibile alle soglie del 2022 ed è una vergogna mondiale che le grandi nazioni non stiano intervenendo».
Il presidente Michele D’Erasmo fa forza nello sport dove manifesta tutto il suo appoggio in questa associazione.
«Nella vita di tutti i giorni – dice -, così come nello sport, e quindi la pallavolo nel nostro caso, la violenza si manifesta in molti modi, sta a noi individuarli e rispondere con le armi più giuste. Aiutare i deboli eleva l’animo dell’essere umano e il nostro compito morale è proprio quello di insegnare ad ognuna delle nostre ragazze a tirar fuori il meglio di sé, con orgoglio e convinzione. La violenza non è solo quella fisica, esecrabile e quanto mai vetusta, bensì anche quella mentale, con le coercizioni, e i soprusi che iniziano dal bullismo in campo, tra chi gioca di più e chi gioca meno, o semplicemente tra compagne di squadra con caratteri molto diversi tra loro. Il bullo può essere il compagno che riesce meno nello sport e getta discredito sugli altri, ma può esserlo anche l’allenatore che annichilisce le ragazze per un mal riposto senso di superiorità, oppure ancora l’arbitro che esula dalla sua figura di direttore di gara per indossare quella del protagonista in un verso o nell’altro. Altre volte, la pressione arriva dal pubblico in alcuni palcoscenici, carico di rabbia repressa che sfoga nell’incitamento all’odio dopo un gesto o un punto dell’avversario. Quello che siamo chiamati a svolgere, in qualità di dirigenti sportivi, è un lavoro complesso, il più delle volte lasciato al buonsenso e all’improvvisazione, ma sempre in buona fede puntando su persone in gamba che prestano il loro tempo e la loro opera al servizio dello sport. Solo con il dialogo continuo tra le parti, il confronto, e il rispetto, possiamo arrivare ad avere una prospettiva di crescita che renda le nostre ragazze delle campionesse di umanità, prima ancora che sportive».
«Grosseto Volley School – aggiunge -, nel suo piccolo, cerca di dare un contributo importante, garantendo in città quello sport di qualità fatto da atlete che portano in alto la figura della donna. Con la prima squadra partecipa infatti al campionato nazionale di serie B2 femminile, con l’imminente inizio datato 16 ottobre, e porta in giro per l’Italia centrale tutti i valori di correttezza e di rispetto che da sempre l’hanno caratterizzata. Scendendo di categoria, la società milita anche nel campionato regionale di serie D e, cosa molto importante da non sottovalutare, anche un campionato di seconda divisione con atlete giovanissime, che in questo modo possono acquisire sempre più sicurezza e mentalità positiva, oltre a tutte le categorie giovanili, dall’under 18 in giù fino all’under 12 e poi ancora al minivolley».
«Diverse sono le atlete che anche quest’anno hanno scelto di venire da città lontane a giocare a Grosseto – continua ancora D’Erasmo -. Nella nostra visione sportiva nessuno deve rimanere indietro. siamo infatti impegnati sette giorni su sette a garantire a tutte le ragazze il giusto spazio per esprimersi al meglio. Come ogni anno a settembre, stiamo aprendo le nostre porte alle più piccoline, con i nostri open day per permettere alle bambine e ai genitori di rendersi conto di tutto quello che mettiamo a disposizione per loro, dalle palestre alla professionalità degli allenatori, dalle attrezzature alla salubrità degli ambienti. Il tutto per garantire ad ogni piccola donna di domani quell’insieme di opportunità che le formerà a non doversi mai sentire indietro o in disparte nel mondo».
Per chi vuol provare questo sport domenica 26 settembre, dalle 17:30 alle 19:00 presso la palestra G.B. Finetti di Marina di Grosseto, in via Maroncelli, si terrà dunque l’ultimo appuntamento per venire a conoscere la società e i corsi di minivolley che saranno svolti a Grosseto, oltre che a Marina per i residenti della frazione marittima. Ottobre poi sarà un mese di prova, che la società offre gratuitamente a tutte coloro che vorranno entrare a far parte del magico mondo della pallavolo, e della società biancorossa.
Per le info su questi eventi il contatto da chiamare è il vicepresidente della società, Vito Di Giovanna al numero 334 768 3903 oppure la responsabile del reclutamento Ilaria Fallani, al numero 331 531 6684.
I riferimenti per tutti i contatti sono www.tuttoevita.it e www.grossetovolleyschool.it.