GROSSETO – «Mercoledì pomeriggio (22 settembre) saremo a Roselle dove ieri abbiamo incontrato alcuni cittadini che ci hanno denunciato l’ennesima situazione di abbandono che riscontriamo quotidianamente nelle periferie della città. A partire dagli estremi disagi causati dal servizio idrico, che ha lasciato la frazione ancora una volta senza acqua, a riprova di quanto la gestione privata di ADF SPA non sia più sostenibile». Inizia così la nota di Potere al Popolo che organizza un’assemblea pubblica al Poggio di Roselle.
«Nel Luglio scorso i cittadini hanno compiuto una raccolto 650 firme, portandole all’amministrazione chiedendo il potenziamento potenziamento del trasporto pubblico locale, la costruzione di una casetta dell’acqua e la regolazione del traffico. A tutto questo si aggiunge la situazione ancora più marginale del Poggio, il residence di proprietà pubblica dedicato all’emergenza che versa in condizioni fatiscenti e sul quale non è prevista una manutenzione ordinaria da parte del comune, questo perché l’amministrazione Vivarelli Colonna negli ultimi 5 anni ha tagliato drasticamente la spesa pubblica nell’edilizia pubblica».
«Se nel 2016/2017 venivano dedicati 2.2 milioni di euro dal 2018 la spesa si è ridotta praticamente del 99% 53 mila euro nel 2018, 75 mila euro nel 2019, e 58 mila euro in bilancio preventivo 2020 Il risultato è la drastica condizioni dei nostri immobili pubblici. L’abbandono delle periferie è stata una costante in questi 5 anni di amministrazione e Potere al Popolo vuole partire proprio da chi è stato abbandonato».
«Il trasporto pubblico locale deve mettere in collegamento le frazioni e i quartieri tra di loro e con i servizi, serve un piano di manutenzione ordinario comunale per gli alloggi di proprietà pubblica e un ampliamento del patrimonio con acquisizioni tra gli immobili pubblici e privati, i servizi e beni pubblici devono essere tali e per esserlo devono essere ripubblicizzati, con internalizzazioni e assunzioni stabili. Serve un’osservazione continuativa, partecipata dai cittadini sui livelli di bisogno soddisfatto dai servizi pubblici e per questo serve istituzionalizzare gli osservatori popolari nei quartieri e nelle frazioni . Serve una pianificazione seria, che metta nelle mani dei Grossetani, attraverso l’amministrazione la capacità di una prospettiva di futuro per tutti e tutte, senza lasciare indietro nessuno».