ALBINIA – È stata momentaneamente rinviata la chiusura dell’azienda Sapori e gusto toscani, ex Copaim, di Albinia. L’impresa, partecipata al 100% dal gruppo Beretta, e i lavoratori, dopo aver incontrato le organizzazioni sindacali Flai Cgil Fai Cisl, hanno deciso di attivare la cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività e quindi i 53 dipendenti dell’azienda non saranno, per i prossimi 12 mesi, licenziati.
“In questo arco di tempo – spiegano Pier Paolo Micci (Flai Cgil) e Antonella Biondi (Fai Cisl) – l’azienda si è impegnata per promuovere politiche attive del lavoro e di riqualificazione del personale, per renderlo più preparato e adatto per una eventuale ricollocazione”.
È di qualche settimana, infatti, la notizia che lo stabilimento di Albinia è a rischio concreto di chiusura. È quanto comunicato alle organizzazioni sindacali e alle Rsu a seguito della perdita della commessa delle alici che venivano prodotte per la Coop. Dopo l’annuncio Flai Cgil e Fai Cisl, insieme alle proprie rsu Salvatore Valentino e Daniele Giovani (Flai Cgil) ed Elisa Balduccelli (Fai Cisl), hanno immediatamente incontrato la proprietà per individuare soluzioni concrete alla crisi dell’impianto di Albinia. A questo ha fatto seguito il tavolo di crisi con la Regione Toscana e l’assemblea di oggi, venerdì 17 settembre, che ha portato a rinviare la chiusura dell’azienda.
“Nei prossimi 12 mesi noi organizzazioni sindacali – aggiungono Micci e Biondi – intendiamo coinvolgere le istituzioni, l’azienda e chiunque sia interessato alla situazione a premere per trovare eventuali investitori che possano rilanciare lo stabilimento produttivo di Albinia e, di conseguenza, l’indotto ad esso collegato”.