GROSSETO – Si è tenuto ieri, presso gli spazi della Pro Loco di Grosseto in piazza del Popolo, l’evento organizzato dall’avvocato Barbara Chelli dal titolo “Grosseto come eccellenza agricola”. Un’iniziativa pensata per affrontare, da un punto di vista tecnico ed istituzionale, le potenzialità di sviluppo del settore in un’area geografica come quella grossetana, alla luce della naturale vocazione del territorio maremmano per questo tipo di attività e dell’introduzione di nuove tecnologie inerenti i sistemi di coltivazione che, con il loro apporto, negli ultimi anni hanno accelerato un importante processo di trasformazione dell’intero settore sotto il profilo metodologico ed organizzativo.
A presenziare come relatori, il Roberto Berardi, il sindaco di Grosseto Antofrancesco Vivarelli Colonna, il vicesindaco Luca Agresti e l’imprenditore, CEO di Sfera, Luigi Galimberti.
“Rilanciare l’agricoltura, e lo dico da agricoltore ed ex presidente di associazione di categoria, è fondamentale, e la politica, in questa partita, deve fare la sua parte – ha esordito così il sindaco di Grosseto prendendo per primo la parola – soprattutto in un contesto allargato come quello europeo in cui sono aumentati i livelli di competenza ed in cui l’obiettivo di un paese, in considerazione di un mercato sempre più globalizzato, è quello di raggiungere il pieno livello di autosufficienza agroalimentare”.
Luigi Galimberti, dal canto suo, ha sottolineato “quanto sia importante, da parte del privato, operare perché il settore conosca nuovi contesti di sviluppo, introducendo quelle innovazioni che servano a consumare cibo di qualità sempre più elevata in un’ottica di sostenibilità diffusa”.
“Abbiamo scelto come territorio quello della provincia di Grosseto – ha affermato il CEO di Sfera, società operante in Maremma e che registra un bacino occupazione di circa duecento lavoratori – per una questione geografica, visto che per la coltivazione idroponica uno dei fattori più importanti è la luce. Sfera è ubicata in una zona favorevolmente esposta, e questo rappresenta un bene sia per i processi di coltivazione che per l’efficienza economica”.
“Comprendere nel profondo il valore e le potenzialità del nostro territorio e delle sue peculiarità consentirebbe di raggiungere importanti risultati – di questo avviso il senatore Roberto Berardi – La difficoltà di ragionare come un sistema integrato e la riluttanza a fare rete impedisce, specialmente in Maremma, di raggiungere risultati considerevoli”.
A chiudere il ciclo degli interventi il vicesindaco Luca Agresti il quale ha sottolineato “l’importanza del legame tra coltura e cultura, ovvero di come la formazione e la professione rappresentino un percorso lineare obbligato per riuscire a fare agricoltura di eccellenza. Come amministrazione abbiamo investito sul percorso formativo. Oggi abbiamo all’attivo otto corsi universitari a Grosseto e uno di questo si occupa proprio di ambiente e agricoltura. Ed oggi siamo riusciti a creare una forte trait d’union tra didattica e lavoro”.
E conclude: “L’agricoltura non rappresenta solamente un settore fortemente identitario per il nostro territorio, ma un pilastro su cui poggiare le basi del nostro futuro. Un futuro di grandi prospettive se sapremo lavorare bene proprio sulle eccellenze”.