GROSSETO – «Come ogni anno il 15 settembre la campanella ha suonato puntuale anche per gli studenti di Grosseto. Tra le diverse e note criticità strutturali, enfatizzate peraltro dalla pandemia, rileviamo nuovamente la presenza dei soliti disagi organizzativi riferibili ad alcuni istituti della città e legati prevalentemente alla carenza di spazi adeguati a garantire lo svolgimento in sicurezza delle lezioni per alunni e docenti».
Ad intervenire sull’argomento è la consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, Francesca Amore.
«Ma qual’è lo stato di salute dell’edificio scuola nel Comune Grosseto? – chiede la consigliera – Una recente nostra richiesta di accesso agli atti ha evidenziato che ad oggi ancora mancano all’appello i certificati di idoneità statica (Cis) per alcuni istituti con più di 50 anni di età che rientrano come tipologia tra gli obblighi di legge per tutte le strutture strategiche e rilevanti di proprietà comunale. Esiste per le scuole l’obbligo da parte degli enti locai di verifica sulla vulnerabilità sismica delle strutture con il conseguente obbligo di definizione di una programmazione degli interventi per ordine di urgenza».
«Abbiamo rilevato poi – prosegue – , presso gli uffici tecnici, che a seguito di tal verifica, per alcune scuole del nostro comune, questo indice si avvicinerebbe talvolta allo 0,2/0,3 di valore. Siamo in attesa di ricevere formalmente la documentazione richiesta in via ufficiale, ma i tempi ristretti ci costringono ad evidenziare pubblicamente oggi la presenza di questa criticità».
«La legge riporta che un dato è negativo se l’indice è inferiore a 1 ed è positivo se l’indice è superiore a 1.
Per le scuole L’Anci definisce inoltre, con il valore di 0,8 il dato minimo in caso di adeguamento della struttura».
«Cosa significa questo? – aggiunge – Che il comune si sarebbe dovuto attivare subito nel redigere un cronoprogramma delle urgenze delle opere pubbliche che interessano il nostro territorio. Significa che probabilmente, le scuole dovevano avere la priorità assoluta rispetto ad altri interventi di natura pubblica già realizzati. Significa, inoltre, che è stata evidentemente fatta una scelta diversa, ovvero, quella della popolarità e visibilità per finalità elettorale, tipica di chi amministra anteponendo generalmente il consenso alla necessità».
«Ricordiamo una recente vicenda che ha interessato il Comune di Roccastrada. Si sollevò, qualche anno fa, una pesante polemica su un valore di un indice rilevato pari allo 0,985 per una scuola della comunità di Ribolla. Dopo una serie di rimpalli giudiziari, venne stabilito un livello di sicurezza per la costruzione pari a 0,8, minore di quello rilevato dai tecnici, e così il problema rientrò, lasciando aperto il dibattito sulla questione sicurezza degli edifici. Ma oggi? A Grosseto, con valori specifici su alcuni edifici, talvolta molto bassi? Chiediamo pubblicamente al sindaco un confronto ed un riscontro urgente sulla tematica descritta.
La scuola non fa rumore, questo è un dato di fatto».