GROSSETO – “Un sospiro di sollievo e una vigorosa boccata di ossigeno per carrozzieri e autoriparatori grossetani – cosi il presidente degli autotrasportatori di Confartigianato Grosseto Luca Pecci che aggiunge – Il Governo Draghi ha infatti approvato il Dl Infrastrutture che conferma quanto sempre da noi sostenuto in merito all’utilizzo della targa prova su mezzi immatricolati per le officine di riparazione e trasformazione dei veicoli e per i venditori di auto usate”.
“Si tratta di un grande risultato politico e soprattutto economico, figlio di una battaglia che ci ha visti in prima fila – affermano in proposito congiuntamente Pecci e e il funzionario Emiliano Calchetti -. Con questo decreto – spiegano – trova finalmente conclusione positiva una questione annosa che aveva messo in seria difficoltà migliaia di imprese artigiane in tutta Italia e tantissime sul nostro territorio. Ricordiamo infatti che proprio qualche anno fa Confartigianato Grosseto aveva evidenziato una distorta interpretazione della legge che di fatto negava la possibilità di questo uso della targhe prova che è invece fondamentale per gli operatori del settore. Siamo quindi estremamente soddisfatti del fatto che siamo riusciti a condurre positivamente questa battaglia di giustizia a tutti i livelli, fino a quello istituzionale, portando quindi una buona notizia che rende di fatto più semplice e agevole la quotidianità operativa di questo importante gruppo di artigiani sempre al servizio del cittadini automobilisti”.
“Nel testo approvato si indica, senza dubbi di interpretazione – spiega Calchetti – che l’autorizzazione alla circolazione di prova può essere utilizzata per la circolazione su strada dei veicoli non immatricolati e di quelli già muniti della carta di circolazione. Inoltre – concludono soddisfatti i due rappresentanti di Confartigianato Grosseto – il testo annuncia anche un successivo provvedimento legislativo al fine di stabilire le condizioni e il numero massimo di autorizzazioni alla circolazione di prova rilasciabili ad ogni titolare in ragione del tipo di attività esercitata e del numero di addetti”.