GROSSETO – «A Vivarelli Colonna devono essergli fischiate le orecchie quando Salvini, ieri a Grosseto, ha dichiarato che “Un sindaco si pesa non in base alle promesse, ma alle cose realizzate”. Sarà per questo che alla sera, di fronte alla stampa, in fretta in furia ha annunciato di aver realizzato il 96% delle promesse fatte cinque anni fa».
Interviene così ‘Grosseto Città Aperta’, in corsa per le prossime elezioni a sostegno di Leonardo Culicchi.
«Si sa – affermano – che durante le campagne elettorali la linea di confine tra gli annunci ed il mondo dei sogni è assai sottile, ma una con una simile affermazione Vivarelli Colonna si è avventurato ben oltre, sconfinando nell’universo del ridicolo.
Delle due l’una: o cinque anni fa aveva promesso che avrebbe contribuito a far sprofondare l’intero territorio grossetano dal 30esimo al 79esimo posto nella classifica sulla qualità della vita del Sole24Ore, e allora quel 96% avrebbe un senso perché è esattamente quanto accaduto, oppure si tratta dell’ultima di una serie di bufale delle quali, tuttavia, come grossetani siamo ormai stanchi».
«Perché basta dare una lettura del suo programma elettorale del 2016 per scoprire qual è la verità – proseguono -. Aveva promesso di acquistare il Marraccini per sottrarlo al degrado, e invece il vecchio cinema è sempre lì a fare da sfondo a cassonetti colmi di rifiuti. Aveva promesso di realizzare uno sportello dell’anagrafe in tutte le frazioni, e invece le ha lasciate senza servizi. Aveva promesso di risanare il centro di canottaggio di Istia e ancora è un rudere fatiscente, e che dire della rotatoria a Casalecci oppure della ciclabile per Istia? Qualcuno le ha viste? Aveva promesso un’infinità di interventi sulla viabilità: dal celeberrimo raccordo anulare intorno alla città al collegamento tra via de Barberi e l’Aurelia, dalla bretella per sgravare viale Uranio al collegamento tra la tangenziale e l’area di via Giordania. Opere realizzate? Zero. Per non parlare della promessa di un mercato agroalimentare e ortofrutticolo in piazza della Palma (dove è morta pure la palma), dell’istituzione della ‘Denominazione di origine comunale’ per valorizzare i prodotti locali, del punto ristoro al bastione Maiano, dell’interramento degli elettrodotti, del wi-fi gratuito ovunque o dei parcheggi scambiatori alle porte della città. Di più: è riuscito addirittura a promettere cose che già esistevano e che lui stesso invece ha cancellato, come la stagione estiva di cinema al Cassero».
«Ci fermiamo qua – aggiungono -, ma solo per carità di patria, perché l’elenco sarebbe ben più lungo, come ogni cittadino può verificare. Ma non è tutto, perché Vivarelli Colonna ha pure annunciato in pompa magna che la sua giunta avrebbe approvato il 99,9% delle delibere di giunta. E qui siamo al puro cabaret, non solo perché sarebbe assai curioso che la giunta non approvasse i propri atti, ma soprattutto perché ci domandiamo a cosa corrisponda quel misterioso 0,1% di delibere di giunta che, inspiegabilmente, Vivarelli Colonna & Co. avrebbero deciso di autobocciarsi».