FOLLONICA – Sabato 11 settembre nelle aule dell’università Bocconi di Milano si è svolta la premiazione dei Campionati Junior di Giochi Matematici 2020 e in particolare dei finalisti delle categorie CE4 (quarta primaria) e CE5 (quinta primaria) che si sono classificati nella fascia del primo posto alla finale di novembre 2020.
Matteo Pacenti, della scuola primaria Don Milani, ha ritirato il premio per essersi classificato al primo posto alla finale nazionale.
All’edizione 2020 hanno partecipato 89 alunni della scuola primaria dell’Istituto comprensivo Leopoldo II di Lorena: 31 alunni delle classi IV e 29 alunni delle classi V della scuola primaria Don Milani e 29 delle classi IV della scuola primaria Bruno Buozzi. In seguito alla prima prova del 4 marzo 2020, sono stati ammessi alla finale italiana i primi tre classificati dell’Istituto: Matteo Pacenti e Alice Catania (classi IV Don Milani) e Filippo Buti (classe V Don Milani): Matteo Pacenti si è classificato al 1° posto della categoria CE4, Alice Catania al 27° posto della stessa categoria e Filippo Buti al 7° posto della categoria CE5.
Al di là della classifica, questa esperienza ha un grande valore didattico per tutti i partecipanti. I giochi sono un veicolo importante per aiutare a portare l’attenzione degli studenti sulle questioni matematiche e giocando imparano a risolvere problemi, cioè a fare proprio quello che la matematica prevede. I Campionati junior offrono un’occasione protetta in cui i ragazzi possono mettersi alla prova e cercare di misurare le proprie attitudini contando sul sostegno e sulla complicità degli insegnanti.
Come scriveva il matematico George Polya nel 1945, «Una grande scoperta risolve un grande problema, ma c’è una briciola di scoperta nella soluzione di qualsiasi problema. Il tuo problema può essere semplice, ma se mette alla prova la tua curiosità e mette in gioco le tue capacità di invenzione, e se tu lo risolvi con i tuoi mezzi, puoi provare la tensione e il trionfo della scoperta. Queste esperienze possono creare un gusto per il lavoro intellettuale e lasciare la loro impronta sulla mente e sul carattere per tutta la vita».