GROSSETO – Appena conclusa la Fiera del Madonnino, Coldiretti Grosseto può fare un bilancio più che positivo della propria presenza in una delle fiere più attese in Maremma, ma che di anno in anno sta diventando un punto di riferimento cardine per tutto il centro Italia.
“Quest’anno – afferma Pietro Greco, direttore di Coldiretti Grosseto – abbiamo ottenuto una grande affluenza di visitatori presso il nostro padiglione con soddisfazione sia degli imprenditori agricoli di Campagna Amica, attori principali dell’iniziativa, sia dei consumatori che hanno potuto conoscere, degustare e acquistare eccellenze del nostro territorio. Molte le famiglie con bambini che hanno potuto oltre che consumare prodotti locali garantiti da chi direttamente li produce, conoscerli direttamente grazie alle aziende che insieme a Coldiretti Donne Impresa Grosseto e alla sua responsabile Ilaria di Ludovico hanno messo a disposizione di tutti i bambini un grande spazio dedicato ai laboratori dove i più piccoli, a partire dalla scuola dell’infanzia, hanno potuto vedere e fare materialmente il formaggio con il latte dei nostri pastori, lavorare le farine facendo biscotti da cuocersi sul posto, vedere da vicino un’arnia e come si lavora il miele, ecc.”.
«I consumatori grandi e piccini – aggiunge Greco – gradiscono infatti in modo sempre più convinto prodotti sani, genuini e di certa provenienza, con il mercato di Campagna Amica intendiamo continuare a consolidare con i cittadini-consumatori quel grande patto che si è dimostrato vincente, un patto che guarda alla stagionalità, alla rintracciabilità e alla salubrità dei prodotti e che è alla base del nostro progetto più complessivo di Forza Amica del Paese. La nostra partecipazione alla Fiera del Madonnino è stata sicuramente positiva e, in quanto tale, da ripetere in futuro.”
Gran successo e partecipazione ha avuto anche il convegno organizzato all’interno della Fiera da Coldiretti Grosseto sul tema “70 anni dalla riforma agraria motore dello sviluppo economico e sociale della Maremma toscana”. Sono passati 70 anni dal varo di questa importante riforma che ha avviato verso un processo inarrestabile di ammodernamento l’agricoltura italiana e ha redistribuito in tutta Italia, anche avvalendosi delle risorse dei Piani verdi 1 e 2, della piccola proprietà contadina e delle successive leggi collegate, 3,6 milioni di ettari a oltre un milione di contadini.
Presenti come relatori il presidente Coldiretti Toscana Fabrizio Filippi, il professore dell’università di Firenze Leonardo Rombai che si è soffermato sulla bonifica e sulla riforma soprattutto per i valori patrimoniali e le prospettive di sviluppo, il giornalista e scrittore Nunzio Primavera che ha ricordato il significato della riforma che ha riconosciuto il ruolo di imprenditore al coltivatore diretto, che ha stabilito l’equiparazione tra lavoro maschile e femminile molto prima del nuovo diritto di famiglia che è del 1975 e che ha dato dignità di impresa alla famiglia coltivatrice con il contributo dei familiari del coltivatore titolare, uomo o donna che sia, la segretaria nazionale Donne Impresa Coldiretti Silvia Bosco e la responsabile Donne Impresa Coldiretti Grosseto Ilaria di Ludovico che hanno parlato del ruolo fondamentale delle donne alla guida delle imprese agricole in Maremma, per il Comune di Grosseto presente poi il consigliere comunale di Grosseto e provinciale delegato alle Pari Opportunità Olga Ciaramella.