CAPALBIO – «Sogin ha avviato ieri, 7 settembre, il seminario nazionale per l’individuazione del sito dove realizzare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, e la lista Vivere Capalbio è decisa a sostenere il Comitato Maremma Viva, associazione a tutela del territorio e dei cittadini che lo vivono, già vessati negli anni da un insorgere preponderante di tumori» afferma Vivere Capalbio.
«Maremma viva è stata tra le prime associazioni a muovere perplessità sull’individuazione nella provincia di Viterbo di 22 siti su 67 aree ritenute potenzialmente idonee nel territorio italiano per la costruzione di tale deposito. La lista Vivere Capalbio fa proprie le osservazioni svolte dal Comitato che contestano a Sogin l’idoneità di tutti i 22 siti, per carenza di requisiti, “non si comprende con quale selezione e verifica comparatistica sia andata ad identificare un terzo delle aree nella provincia di Viterbo, essendo state pubblicate solo delle generiche valutazioni preliminari”. Non solo, il dato più preoccupante è la vicinanza di questi siti (sei sono quelli ottimali nella provincia di Viterbo) ad aree naturali protette, incidendo irrimediabilmente sull’ecosistema del Lago di Burano e delle colline di Capalbio, identificate dall’Unione Europea come “Rete Natura 2000”».
«Difatti, il progetto del Deposito Nazionale verrebbe ad interessare un’area di 150 ettari, andando a sconvolgere tutto il territorio della Maremma. In modo ancor più grave, la lista Vivere Capalbio condivide la preoccupazione espressa dal Comitato Maremma Viva sulla tipologia di rifiuti radioattivi che andrebbero ad essere conservati. Non solo quelli di bassa e media intensità (questi ultimi già pericolosi), ma anche tutti quei rifiuti radioattivi ad alta attività, che richiedono isolamento e confinamento nell’ordine di migliaia di anni» prosegue la lista.
«Questi particolari rifiuti verranno stoccati alla pari di quelli di bassa intensità, in contrasto con le previsioni internazionali, venendo a costituire un gravissimo danno per la salute umana. Vivere Capalbio non intende tacere su una questione di primissima importanza, da qui il sostegno a Maremma Viva e agli altri comitati che si battono continuamente per la salvaguardia del territorio, ribadendo ulteriormente l’impegno del gruppo a soverchiare le prepotenze da parte di terzi, a maggior ragione quelle che possano penalizzare, anche in minima parte, il nostro territorio e i nostri cittadini. Ci batteremo avanzando ogni contestazione possibile per scongiurare la realizzazione di tale opera, che costituirebbe di fatto una catastrofe ambientale per il nostro territorio».