CAPALBIO SCALO – Due scroscianti applausi in memoria di Settimio Bianciardi: così si è aperto il bilancio dei due anni di mandato della coalizione che governa la piccola Atene, Adesso per Capalbio, appuntamento che ha sancito pubblicamente l’ufficiale investitura del candidato a sindaco Gianfranco Chelini.
L’incontro pubblico si è tenuto in piazza Aldo Moro a Capalbio Scalo alla presenza della giunta e dei consiglieri comunali uscenti di Adesso per Capalbio ed è stato aperto da Giuseppe Ranieri che ha chiarito i motivi per cui la coalizione punta sulla candidatura di Chelini: «Un uomo che Settimio aveva scelto per le sue qualità e per la sua vasta esperienza amministrativa, un uomo con la schiena dritta, diceva e un gran lavoratore, con cui, ne sono stato diretto testimone, si confrontava continuamente perché la sua opinione per Settimio contava moltissimo».
Una persona di cui il primo cittadino, scomparso prematuramente lo scorso gennaio, aveva stima e in cui riponeva fiducia e che ha contribuito a traghettare l’amministrazione fino alle elezioni dopo la tragedia che colpito l’intera comunità.
«Il nostro – tiene a precisare Gianfranco Chelini, attualmente assessore con delega al turismo – è un bilancio di mandato anomalo, amministriamo da soli due anni e il nostro faro programmatico resta quanto emerso da Capalbio 2024, il grande evento a cui hanno partecipato sia la Regione Toscana che tutte le maggiori rappresentanze dell’imprenditorialità, dall’energia alla produzione agroalimentare, che del mondo economico-finanziario e che abbiamo condiviso con la popolazione attraverso dei tavoli tematici. Dopo la tragedia che ci ha colpiti ci siamo uniti ancora di più e, insieme a Giuseppe Ranieri, Patrizia Puccini e Marzia Stefani e tutti i consiglieri siamo andati avanti, oggi ci vogliamo candidare per continuare ad amministrare Capalbio, portando avanti quel progetto, calandolo nella nuova realtà con cui dobbiamo fare i conti, cioè quella della pandemia».
Una pandemia che non ha fatto sconti a nessuno e ha rischiato di mettere in ginocchio anche Capalbio, ambita meta turistica della Maremma: «Noi abbiamo un marchio importante – aggiunge il candidato – ma la pandemia ha messo in difficoltà anche noi. Per fortuna Capalbio è una realtà dove il senso di comunità è fortissimo, dalla Croce Rossa alla Racchetta, esistono realtà di volontariato importanti, ma anche le sartine che hanno confezionato le mascherine, poi distribuite alla cittadinanza, sono un fulgido esempio di questo spirito. Da parte nostra, come amministrazione abbiamo fatto, unici in Italia, il picchettamento del mare, abbiamo favorito la creazione di locali sotto le stelle, concedendo gratuitamente il suolo pubblico e abbiamo avuto l’idea del trenino aperto per permettere alle persone di andare al mare con un mezzo pubblico in sicurezza».
«Il programma che avevamo ideato con Settimio – dice ancora Chelini – deve fare i conti con questa nuova realtà, resta il sogno di creare appartamenti a prezzo calmierato per le giovani coppie, su cui sono stati fatti dei concreti passi avanti, ma l’obiettivo principale è quello di creare lavoro, il turismo non è soltanto un elemento di crescita ma un motore di sviluppo perché incardina i suoi effetti positivi in termini di Pil sull’altro settore fondamentale che è l’agroalimentare di qualità e tutti e due sui servizi, il complesso di queste attività ci può dare coesione sociale e lavoro e i capalbiesi non si troveranno costretti a emigrare per vedere garantito il loro futuro».
«Dopo un primo momento di titubanza – conclude Chelini – ho abbracciato con entusiasmo questa avventura elettorale, se i capalbiesi mi sceglieranno come sindaco, sceglieranno in primo luogo la squadra fatta di alte competenze e grandi capacità, ma sceglieranno anche persone che amano questo luogo che, personalmente, mi impegno a curare come un gioiello prezioso»