GROSSETO – Secondo appuntamento con la nostra rubrica dal titolo “Sulle strade della Maremma”. L’intento è quello di conoscere i personaggi, locali, nazionali o internazionali, che hanno dato nome alle strade della nostra provincia. Oggi vi presentiamo la via grossetana Quintino Sella. L’invito a voi lettori è ad inviarci una foto (orizzontale) di una via che amate o che vi piace, con una breve descrizione sul nome e a chi è “dedicata”. Potete inviare tutto su whatsapp al numero 3345212000 oppure alla mail redazione@ilgiunco.net.
Via Quintino Sella (Grosseto):
Quintino Sella, nato il 1827 è stato uno scienziato, politico e alpinista italiano nonché ministro del Regno d’Italia. Famiglia numerosa (erano otto fratelli) lavorava nel settore della lavorazione della lana. Il padre importa nuovi macchinari per la lavorazione della lana. Quintino viene indirizzato dalla famiglia agli studi di ingegneria idraulica all’Università di Torino, poi proseguirà la sua carriera di studi in Francia nel settore minerario.
Nel dicembre del 1852 viene nominato professore di Geometria applicata alle Arti presso il Regio Istituto Tecnico di Torino che, grazie al suo attivo interessamento, diventerà Scuola di Applicazione per gli ingegneri nel 1859 (dal 1906 Politecnico di Torino).
La sua competenza in campo minerario e il suo spirito pratico lo portano a studiare il modo di ottenere in economia la separazione della magnetite dalla pirite cuprifera. In breve tempo Sella progetta e realizza la “cernitrice elettro magnetica”, basata sul principio delle elettrocalamite. Nel 1855 per questa invenzione ottiene un brevetto di privativa per la durata di quindici anni e nel 1862 il modello di questa cernitrice viene premiato con una medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Londra.
Dal 1854 al 1861 si concentrano quasi tutti i suoi lavori scientifici nel campo della cristallografia teorica e di quella morfologica. A riconoscimento dei suoi importanti studi di cristallografia il mineralogista tedesco Johann Strüver nel 1868 dà il suo nome a un nuovo minerale ritrovato in una morena di un ghiacciaio della Savoia, a base di fluoruro di magnesio: la sellaite, da lui descritta per la prima volta nel 1868.
Nel marzo del 1860 Camillo Benso lo informa che la sua elezione a deputato del collegio di Cossato sarebbe ben vista dal Governo: da questo momento ha inizio il suo impegno in ambito politico. Si impone subito come uno dei più autorevoli rappresentanti della Destra storica: il 3 marzo 1862 assume il Ministero delle finanze nel Governo Rattazzi che cade l’8 dicembre di quello stesso anno.
Il 27 settembre del 1864 Quintino viene rieletto Ministro delle Finanze sotto il nuovo Governo La Marmora. Da qui in avanti, in una fase assai critica gravata dai costi dell’unificazione che rischiano di mandare il nuovo Stato Italiano in default, si dedica al pareggio del bilancio statale, attuando quella necessaria politica di economie e di inasprimenti fiscali sui consumi e sui redditi, ricorrendo talvolta a provvedimenti impopolari. Uno di questi è l’imposta sul macinato che, presentata il 13 dicembre 1865, viene respinta provocando la caduta dello governo stesso.
Nel 1881 Sella riceve dal Re Umberto l’incarico di formare un nuovo esecutivo, ma non riuscendo a costituire una maggioranza di moderati, il tentativo fallisce.
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