FIRENZE – E’ stato approvato il regolamento dell’agriturismo in Toscana. L’ok alla delibera di modifiche presentata dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi è arrivato nella seduta dell’ultima giunta, dopo che erano stati già raccolti i pareri favorevoli con le raccomandazioni del Consiglio delle Autonomie Locali e della seconda Commissione del Consiglio regionale.
Un percorso lungo, condiviso, per un obiettivo molto atteso dagli addetti ai lavori, che ha prodotto diverse novità che aprono nuove opportunità di lavoro per gli agriturismi.
Ecco le principali:
– le attività riferite al mondo rurale si potranno realizzare su tutto il territorio regionale e non solo nel comune di riferimento dell’agriturismo o nei comuni limitrofi. Per esempio le attività didattiche , culturali, tradizionali, di turismo religioso e culturale, ricreative, di pratica sportiva, escursionismo e di ippoturismo;
– si semplifica la realizzazione dei servizi igienici e degli impianti sportivi ex novo rinviando solo alle regole urbanistiche del comune di riferimento;
– viene precisato che l’attività di somministrazione pasti, degustazione e assaggi ed eventi promozionali si potrà svolgere anche in spazi aperti, oppure con asporto e consegna a domicilio;
– così come viene precisato che potranno essere utilizzati i monolocali negli immobili esistenti che non necessitano di ristrutturazioni;
– nelle camere potranno essere allestite cucine monoblocco senza fiamma libera;
– a seguito delle sentenze avverse del Tar e del Consiglio di Stato, viene ridisclipinata l’agrisosta camper gratuita per 24 ore, che consente alle aziende di inserirsi nei circuiti amatoriali di ospitalità dei camperisti.
“Il settore sentiva il bisogno di una bussola e dopo anni – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroaliementare Stefania Saccardi – siamo riusciti a licenziare questo utilissimo strumento, un testo netto con regole e precisazioni che non lasciano spazio all’ambiguità. Un esempio su tutti, i chiarimenti sulle somministrazioni di cibo, su cui i nostri imprenditori potranno meglio pianificare e organizzare le loro attività”.
Riguardo poi gli agricampeggi, adesso è chiaro che potranno essere utilizzate tende, camper, roulotte e case mobili con meccanismi di rotazione in funzione, allestite dagli imprenditori in numero massimo di 12 per agricampeggio e di superficie complessiva chiusa di 70 metri quadrati e di 110 metri quadrati se comprensiva di verande e accessori, dotate internamente di servizi igienico-sanitari e di cucina.
“Finalmente – ha proseguito Saccardi – una regolamentazione, la prima in Italia, che chiarisce una volta per tutte cosa gli imprenditori agricoli possono realizzare nelle loro strutture nel pieno rispetto dell’ambiente e della sostenibilità e cosa no, ponendo fine all’incertezza interpretativa che tanti problemi ha causato fino ad oggi sul territorio”.