SCANSANO – «Il sindaco uscente Francesco Marchi da tempo, durante il suo mandato, aveva evidenziato la sua vocazione al trasformismo politico». così il segretario provinciale del Pd, Giacomo Termine, commenta la candidatura del sindaco uscente a Scansano. «Le elezioni per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale di Scansano sono una buona occasione di chiarificazione politica e di definizione delle caratteristiche delle persone in ballo. Oggi, finalmente, la scelta di Marchi è chiara e alla luce del sole. Da essere rappresentante di uno schieramento di centro sinistra è approdato con “grande serenità” e naturalezza al centro destra, candidandosi sostenuto da Forza Italia».
«La trasparenza è sempre utile, ma in tal caso si tratta dell’ancor più evidente attaccamento a un ruolo di potere. Marchi vorrebbe continuare a fare il sindaco per altri cinque anni dopo averlo fatto male, con discontinuità e lassismo, senza idee e passione. Non importa che le idee di cui si propone come garante siano esse di destra o di sinistra».
«Questa così palese capacità da voltagabbana è apparsa sospetta anche alla destra che, rompendo uno schema nazionale, toscano e provinciale, solo a Scansano si presenta divisa: da una parte la Lega e dall’altra Forza Italia. Neppure loro si fidano di lui.
«Il 3 e 4 ottobre giudicheranno gli scansanesi. Il Partito democratico da parte sua ha già da tempo fatto la sua scelta rompendo con la maggioranza di Marchi e candidando Maria Bice Ginesi già agente di Polizia Municipale in pensione considerata da tutti per i valori umani, civili, di empatia, competenza e serietà di cui è portatrice» conclude il Pd.
«Non sapevamo che Giacomo Termine, che a Scansano si vede solo ed esclusivamente per le riunioni del Pd, avesse una conoscenza così profonda del nostro territorio tanto da emettere sentenze e esprimere giudizi sul mio operato» risponde Francesco Marchi. «Dal momento dell’ufficializzazione della mia ricandidatura mi vengono affibbiate inclinazioni politiche che non ho e non ho mai avuto».
«C’è chi dice che la lista “Francesco Marchi sindaco” è di centrodestra (vedi Lega), chi invece la definisce di centrosinistra. La realtà è una sola: ho amministrato e intendo amministrare con il supporto di una lista civica composta da persone con provenienze politiche differenti. L’unico obiettivo è continuare a governare bene un Comune che cinque anni fa era sull’orlo del baratro».
«Se Termine conoscesse meglio la situazione di Scansano saprebbe quello che è stato fatto dalla mia giunta e l’enorme sforzo che abbiamo messo nel far tornare l’ente comunale a una situazione economica accettabile. Invece Termine preferisce fare interventi adoperando termini persino offensivi nei miei confronti, anziché parlare di progetti».
«Rispedisco al mittente le offese e rilancio – prosegue il sindaco uscente -: perché Termine, invece di preoccuparsi della lista civica “Francesco Marchi sindaco”, non si dedica a rimettere in sesto il Pd di Scansano, profondamente diviso? Perché il segretario provinciale non riflette sul motivo per cui un’altra lista di sinistra si presenterà alle elezioni amministrative opponendosi a quella del Pd? È facile parlar male degli altri ma si farebbe meglio a guardare in casa propria. Per quanto ci riguarda, la lista civica che mi supporta ha candidati di ogni provenienza politica: al Pd lasciamo le sue scaramucce interne e la cronica bramosia di potere».