ORBETELLO – “Non accettiamo accuse di aver preferito tagli a sinistra a vantaggio di una lista che dovesse avere una fisionomia smaccatamente moderata”, così Mauro Barbini, segretario Partito democratico dell’Unione comunale Orbetello, a Sinistra italiana, che ha rotto con la coalizione di centrosinistra che appoggia il candidato sindaco Mario Chiavetta.
“Era la metà di febbraio quando Sinistra italiana annunciò l’adesione alla coalizione di centrosinistra guidata da Mario Chiavetta – prosegue -, avvenuta dopo una serie di incontri tra le parti era emerso che le idee e i progetti messi in campo dalla coalizione avevano basi solide per affrontare la tornata elettorale insieme.
Nel corso di questi mesi abbiamo lavorato, assieme al resto della coalizione, per approfondire i molti punti che dovevano sviluppare il nostro programma recependo tutte le istanze o valori cari a Sinistra italiana, ma al tempo stesso comuni a tutta la coalizione: dalla salvaguardia dell’ambiente allo sviluppo e crescita del nostro territorio, dal tema della mobilità sostenibile e infrastrutture fino a quello di welfare e sanità. Obiettivi particolarmente sentiti in questo periodo di pandemia, che hanno inciso fortemente sull’economia del Paese.
Ai tavoli tecnici e politici che si sono fittamente susseguiti in questo percorso hanno partecipato più di cinquanta persone di ogni appartenenza politica e della società civile, oltre ai rappresentati di Sinistra italiana, e mai sono emerse particolari divergenze o criticità.
Paola della Santina, che oggi è la candidata a sindaco di una lista a sé, ha partecipato, oltre ad altri di Sinistra italiana, ai tavoli politici e decisionali e fu inserita nella lista dei candidati consiglieri, oltre ad essere componente della cabina di regia. Non si può dunque certo dire che non siano stati rappresentati.
Abbiamo appreso con dispiacere di questa improvvisa rottura e della costituzione di un’ulteriore lista elettorale, non tanto perché non sia giusto misurarsi o decidere un percorso diverso – anzi è legittimo e alle basi del concetto di democrazia -, ma non si può certo sostenere che questa scelta sia una mossa di lungimiranza politica e di senso di responsabilità, dal momento che una divisione della coalizione non può che evidentemente favorire la lista di centrodestra.
Sapevamo tutti che la partita non era facile, e proprio per questo abbiamo tentato di mettere in campo una coalizione ampia, come eravamo riusciti a fare, anche a costo di scendere a compromessi e cercare, per il bene del gruppo e della causa comune, i punti di incontro che ci unissero.
Noi abbiamo a cuore il valore dell’unità, vogliamo una comunità coesa, lasciamo agli altri le divisioni ideologiche o di potere.
Orbetello ha bisogno di ripartire, ne ha bisogno come e forse più del resto d’Italia dopo cinque anni incolori del sindaco uscente Andrea Casamenti.
Non accettiamo accuse di aver preferito tagli a sinistra a vantaggio di una lista che dovesse avere una fisionomia smaccatamente moderata. Abbiamo lavorato durante la legislatura per costituire un ampio fronte perché era per noi primario.
La coalizione che sostiene Mario Chiavetta ha messo al centro gli interessi della comunità e la consapevolezza del valore che ha il luogo in cui viviamo”, conclude Barbini.