GROSSETO – Un legame con l’Isgrec per riscoprire la memoria della deportazione a Follonica: questa mattina la giunta guidata dal sindaco Andrea Benini ha sottoscritto una convenzione tra il Comune e l’Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’Età Contemporanea.
La volontà dell’amministrazione comunale è quella di promuovere e sostenere attività di ricostruzione e valorizzazione della storia e della memoria del proprio territorio e, proprio per questo motivo, il Consiglio comunale ha recentemente espresso, con una mozione, la volontà di far realizzare una “ricerca storica che permetta di individuare i nomi di tutti i follonichesi deportati nei lager nazisti durante la Seconda guerra mondiale”. L’elenco porterà poi alla realizzazione delle cosiddette pietre di inciampo, la nota iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig per depositare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti.
«Abbiamo bisogno di una pietra di inciampo per riportare alla memoria quello che è stato – commenta il sindaco Andrea Benini – è necessario accendere la nostra responsabilità sugli eventi legati alla seconda Guerra Mondiale e per questo sosteniamo lo svolgimento di un’ulteriore ricerca storica per approfondire le vicende dei follonichesi deportati nei lager nazisti. Se non lo facciamo, il rischio è che la memoria diventi qualcosa da relegare in soffitta. Grazie all’Isgrec e alla nostra sezione Anpi presto potremo ridare alla città un pezzo importante di memoria storica».
Con la convenzione firmata questa mattina il Comune ha infatti affidato all’Isgrec la realizzazione del progetto dal titolo “La memoria della deportazione a Follonica” che sarà portato avanti insieme all’Anpi, Sezione Virio Ranieri di Follonica. All’Isgrec è stato accordato un sostegno finanziario di 1.500 euro per il 2021 e di 500 per il 2022 e i risultati ottenuti con la ricerca verranno poi resi pubblici il prossimo aprile in occasione di un convegno.
«Questo progetto è nato anche grazie alla mozione presentata dai capigruppo di maggioranza in Consiglio comunale – spiega l’assessora alle Politiche culturali Barbara Catalani – Quella di legarsi all’Isgrec era una necessità manifestata già da tanto tempo e finalmente siamo riusciti a costruire un legame. In questo momento una realtà che si impegna nella ricerca e che va in profondità è assolutamente indispensabile per completare il lavoro culturale che in maniera diffusa facciamo in città. Per noi si tratta di un tassello indispensabile».
«L’Isgrec – spiega Ilaria Cansella, direttrice dell’Istituto storico – mette a disposizione le proprie competenze nella ricerca storica per questo progetti di ricostruzione dei percorsi biografici degli internati militari follonichesi che si rifiutarono di aderire al progetto di Hitler, e subirono per questo la prigionia nei campi del Reich. Grazie anche alla collaborazione con l’Anpi, sezione Virio Ranieri di Follonica, auspichiamo che questo lavoro storico possa mettere in luce figure importanti della storia locale, storie di Resistenza spesso dimenticate».