GROSSETO – “La situazione dei circoli anziani ora Aps (associazioni di promozione sociale) del 2021 non è delle migliori”.
A dirlo è Emanuele Perugini, candidato sindaco per il Polo Civico per Grosseto e per Insieme per Grosseto.
“È gravissimo quello che stanno attraversando penalizzati ulteriormente per la pandemia di Covid 19 e dalle superficialità delle amministrazioni che si sono susseguite in questi ultimi dieci anni – afferma -. I locali per molto tempo sono rimasti chiusi e i nostri anziani sono stati lasciati totalmente all’abbandono, potendo contare solamente sull’importante apporto delle associazioni per fare due chiacchiere e provare a superare la solitudine. In una provincia che è tra le prime come denatalità, 23 mila persone tra gli 0-14 anni e 61 mila over 65, con un indice di età media provinciale di 49 anni, la chiusura dei centri anziani diventa un grave danno per la comunità grossetana”.
“Non si è mosso nessun servizio sociale comunale per provare ad aiutare gli anziani a tenersi in contatto tra loro durante questo periodo costringendo i vari presidenti dei centri anziani ad inventarsi dei metodi per interagire con i propri iscritti – prosegue Perugini -. Infatti le attività di questi sodalizi, sono continuate attraverso giornate a fare la spesa per gli altri o rispondere ad una sorta di “Telefono Amico”per star vicino a chi si sente solo perché era abituato a far quattro chiacchiere con i propri amici presso il proprio circolo anziani”.
“I circoli anziani – prosegue – vanno sostenuti immediatamente ricordando che se pur chiusi costano di affitto, utenze e spese varie e gli introiti non ci sono stati, perché con le sedi chiuse come si può fare una campagna di tesseramento”.
“Ai circoli degli anziani del nostro territorio comunale è sempre stato riconosciuta l’importanza sociale che ricoprono nel tessuto sociale cittadino – conclude Perugini – e la funzione da essi svolta come punto di riferimento degli anziani nei vari quartieri. Pertanto per far continuare le attività di queste associazioni, la nostra amministrazione doveva aver previsto la concessione di contributi straordinari a sostegno di questi circoli ricreativi a seguito dell’emergenza covid attraverso la concessione di un contributo minimo e un contributo massimo per ogni circolo. Questi centri sociali vanno mantenuti e potenziati, poiché sono una risorsa vera della comunità. Dovranno essere un punto di riferimento per il quartiere dove sono collocati, per dare il giusto riconoscimento del valore e del ruolo ricoperto da questi luoghi nella storia della comunità”.