MANCIANO – Secondo appuntamento della campagna di sensibilizzazione alla vaccinazione Covid “Vaccinarsi per proteggerci e proteggere” del Comune di Manciano, attraverso i canali social.
Grazie alla preziosa collaborazione dell’illustratrice Dominga Tammone di Liberta Creativa e dei ricercatori di Saturnia Edoardo Cherubini e Giulia Piccini, l’amministrazione comunale, attraverso quattro vignette, oggi la seconda, ha deciso di promuovere una campagna di sensibilizzazione e consapevolezza per incentivare alla vaccinazione Covid, che è rivolta a tutti i cittadini, ma cerca di raggiungere soprattutto le fasce di popolazione che, come nel resto d’Italia, mostrano percentuali di adesione più basse: come la fascia d’età 60-70 anni e come quella dei più giovani.
“Il nostro hub situato nel palazzetto dello sport – spiega l’assessore comunali alle politiche sociali, Valeria Bruni – è stato fin dalla sua apertura punto di riferimento sia per la Maremma del sud ma anche per i cittadini delle province limitrofe e non solo. Abbiamo avuto molte adesioni dai residenti di Manciano e delle frazioni ma anche da parte di coloro che vivono nella provincia di Arezzo e Firenze. Insomma, ci riteniamo soddisfatti del lavoro fatto fin qui. Ma c’è da fare ancora di più. Per questo la mia idea è stata quella di lanciare una campagna di sensibilizzazione e comunicazione per invitare, coloro che ancora non l’abbiano fatto a vaccinarsi, il prima possibile. La fascia 12-18 deve essere invogliata ancora di più affinché la scuola riparta in sicurezza”.
“Vaccinarsi significa proteggere tutta la comunità in cui si vive – afferma il consigliere delegato alla sanità del Comune di Manciano, Luca Giorgi – ed è per questo che dobbiamo fare in fretta. Grazie alla ricerca, oggi abbiamo un vaccino contro un nemico invisibile che ha stravolto le nostre vite e solamente grazie ad esso potremo abbattere il Covid e concentrarci su tante altre emergenze. Anche il mondo del volontariato sostiene la vaccinazione: chi come me vive l’emergenza anche dal lato lavorativo, si è reso conto dell’importanza della vaccinazione, a tutela di tutti”.
“Perché dobbiamo vaccinarci?”, domanda e poi risponde il ricercatore di Saturnia Edoardo Cherubini: “Intanto, è molto importante capire che i vaccini non servono a curare ma a prevenire le malattie infettive. Questo significa che grazie alle vaccinazioni non ci ammaliamo affatto, quindi non contagiamo gli altri e interrompiamo la diffusione di patogeni responsabili di malattie infettive potenzialmente mortali o fortemente invalidanti. Il coronavirus Sars-CoV-2 è uno di questi patogeni, mentre la Covid-19 una di queste malattie. Ad oggi, la vaccinazione rappresenta la migliore strategia per difendersi e difendere gli altri dalle malattie infettive. Infatti, ogni anno, milioni di vite vengono salvate proprio grazie ai vaccini. In altre parole, i vaccini sono uno degli strumenti più preziosi a tutela della vita che l’uomo abbia mai ricevuto in dono, degli alleati della vita che non ci fanno ammalare di malattie che sarebbero estremamente difficili da curare in tempo (per maggiori informazioni: https://www.scienzintasca.it/author/edoardo-cherubini/; https://www.scienzintasca.it/vaccini-si-o-no-quando-una…/)”.
Anche la ricercatrice di Saturnia Giulia Piccini spiega che “i vaccini funzionano iniettando nell’organismo umano una versione depotenziata e innocua di un microrganismo altrimenti nocivo (virus, batterio, ecc). Questa versione innocua non può causare la malattia ma scatena comunque la risposta immunitaria e insegna al nostro organismo a produrre difese specifiche e potenti (come gli anticorpi) contro il vero microrganismo. Il vaccino è quindi come un maestro che insegna al nostro corpo a difendersi, e il nostro corpo, grazie alle cellule di memoria, si ricorderà per molto tempo di questo insegnamento. Se il vaccinato incontrerà mai il vero microrganismo, sarà pronto a sollevare rapidamente una ‘barriera’ di difese in grado di ostacolarlo, prevenendo lo svilupparsi della malattia. Il non vaccinato, al contrario, non ha alcun ‘esercito’ di difese pronto a rispondere al microrganismo, e con molta più probabilità rispetto ad un vaccinato, svilupperà i sintomi gravi della malattia. Nel caso della malattia Covid-19, causata dal virus Sars-CoV-2, questi sintomi possono essere davvero molto gravi, soprattutto in determinate fasce di età. Se tutti noi ci vacciniamo, solleviamo un ‘muro’ che impedisce al virus di replicarsi dentro di noi, ostacolando lo spostamento da un individuo all’altro. È importante bloccare il virus con una barriera molto grande (ovvero con un’alta percentuale di persone vaccinate), perché quando il virus salta di persona in persona, se ne trova una senza difese (come un non-vaccinato), può mutare e dare origine a varianti più contagiose e/o pericolose. Insomma, se tante persone decidono di non vaccinarsi, la barriera fa acqua da tutte le parti. Nella popolazione ci sono persone che per vari motivi hanno un sistema immunitario più debole (come bambini piccoli, anziani, persone con patologie del sistema immunitario) e che vanno tutelati. Queste persone spesso possono essere protette solo grazie ai vaccinati, che impediscono al virus di raggiungere i più deboli. Vaccinarsi è quindi una scelta di responsabilità, verso di noi e verso gli altri”.
“Siamo orgogliosi – conclude il sindaco di Manciano Mirco Morini – che siano proprio tre giovani Dominga, Edoardo e Giulia ad essere testimonial di questa campagna per la promozione della vaccinazione. Questa amministrazione ha lavorato fin da subito, con l’allestimento del centro vaccinale a Manciano, per permettere a tutti i cittadini di vaccinarsi in tempi rapidi e in tutta sicurezza. Continueremo su questa strada per combattere il Covid e tornare alla normalità il prima possibile”.