RISPESCIA – Ultima giornata di Festambiente 2021 interamente dedicata al sistema delle aree protette e agli obiettivi del PNRR e della Strategia UE sulla biodiversità al 2030 per un impegno comune per la sostenibilità ambientale, sociale ed economica dei territori.
Due gli appuntamenti principali: il dibattito delle 19.30 coordinato da Francesco Loiacono, direttore della nuova ecologia, e la conferenza stampa della mattina sulla gestione della fauna e dei cambiamenti climatici e a proposito delle esperienze e delle proposte per frenare la perdita di biodiversità organizzata al Parco della Maremma.
Al dibattito serale hanno partecipato Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente; Maurizio Martina, vicedirettore generale FAO; Erica Mazzetti, Commissione ambiente della Camera; Giovanni Vianello, Commissione ambiente della Camera; Giampiero Sammuri, presidente Federparchi e presidente del Parco nazionale Arcipelago Toscano; Luca Santini, presidente del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi; Italo Cerise, presidente Parco nazionale del Gran Paradiso; Patrizio Scarpellini, direttore Parco nazionale delle Cinque Terre; Maurizio Gubbiotti, Presidente, Roma Natura; Gianluigi Peduto, Presidente Parco dei Castelli Romani; Lidia Bai, presidente Parco nazionale delle Colline Metallifere Grossetane; Lucia Venturi, presidente Parco regionale della Maremma. Gestione della fauna e cambiamenti climatici. Esperienze e proposte per frenare la perdita di biodiversità” presso l’ente Parco della Maremma.
Presenti invece all’appuntamento della mattina Antonio Nicoletti, responsabile nazionale parchi e aree protette Legambiente, Giampiero Sammuri, presidente Federparchi, Luca Santini, presidente del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Lucia Venturi, presidente Parco regionale della Maremma, Federico Morimando, esperto in gestione della fauna selvatica.
“Il declino della biodiversità – ha dichiarato Antonio Nicoletti, responsabile nazionale parchi e aree protette di Legambiente – è uno dei maggiori problemi ambientali che l’umanità si trova ad affrontare. Sebbene si continui a sottovalutare il valore della natura e si ponga poca attenzione alle conseguenze negative dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi, gli effetti della pandemia COVID-19 dovrebbero aiutare una riflessione sulle cause che l’hanno generata e sulla necessità di tutelare la biodiversità. Secondo l’ONU – ha proseguito Nicoletti – i cambiamenti climatici hanno già avuto un impatto negativo sul 47% dei mammiferi terrestri e il 23% degli uccelli. Inoltre, molte specie terrestri, marine e di acqua dolce si sono già spostate verso altre zone a causa dei cambiamenti climatici. Contenere il surriscaldamento del Pianeta entro la soglia critica di 1,5°C potrà ridurre in maniera significativa i danni climatici e gli effetti negativi sulla biodiversità. A tale proposito, è utile rammentare che l’Italia dei parchi si fa largo fra le eccellenze mondiali per conservazione della natura e gestione sostenibile e aumenta la sua presenza nella “Green list” delle Aree Protette e Conservate dell’Iucn. Tra le new entry di quest’anno, il Parco Nazionale Arcipelago Toscano e quello delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Confermato invece per la terza volta dal 2014 il Parco nazionale del Gran Paradiso ha confermato il premio. Un riconoscimento che fa onore all’Italia, Paese dalla natura magnifica che sa valorizzare questa preziosissima risorsa.”
Il dibattito delle 19.30, trasmesso in diretta streaming, è visionabile in differita sul sito www.festambiente.it, sui canali Facebook Festambiente Legambiente e sul canale YouTube Festambiente.