FOLLONICA – «Le brutte esperienze dell’estate del 2020 non sono servite a nulla e non sono state sufficienti a Benini e compagni per capirci qualcosa».
A intervenire sulla sicurezza in città è il consigliere comunale Massimo Di Giacinto.
«È dalla fine della scorsa estate che il sindaco e i suoi collaboratori pensano, studiano, interloquiscono, progettano, si confrontano in riunioni e contro riunioni, ma i risultati di tutto questo gran lavoro sono sotto gli occhi di tutti, un vero e proprio fallimento. Cos’è diventata Follonica d’estate? Botte da orbi e violenze di ogni genere, danneggiamenti a beni pubblici e privati, schiamazzi e cagnare fino alle prime luci dell’alba con tanto di balli e canti in spiaggia, ubriachi che aggrediscono chi gli capita a tiro, spaccio di droghe e tanto altro di cui una città che vuol essere turistica non ha proprio bisogno. Mi auguro che non circoli in giro la convinzione che a Follonica si può fare di tutto e di più perché tanto è terra di nessuno, un Far West dove sicurezza, rispetto e ordine sono un dettaglio: sarebbe davvero un disastro».
«E tutto questo – afferma Di Giacinto – nonostante che le forze dell’ordine siano impegnate al massimo per garantire sicurezza e tranquillità a cittadini e ospiti. Ma dov’è finito il Commissariato di Polizia che il sindaco dava praticamente per fatto, o quasi, già a gennaio del 2019? Il primo cittadino a quel tempo, e in vista delle elezioni comunali, prometteva l’ormai prossima apertura di un Commissariato di Polizia a Follonica grazie all’iter che aveva preso avvio con la richiesta che proprio lui aveva fatto già dopo la tragica sparatoria di via Matteotti del 13 aprile 2018. Poi ringraziava l’allora Prefetto e l’immancabile Leonardo Marras, a quel tempo capogruppo del Pd in Regione. Garantiva addirittura un “progetto serio” per la sicurezza in città».
«Sempre così – prosegue -: il sindaco Benini vende la pelle dell’orso prima di averlo ucciso e quello che mi stupisce è che c’è ancora chi gli crede. Finalmente dopo la catastrofe una buona notizia: i carabinieri della squadra operativa del Battaglione Toscana sono impiegati da ieri a pattugliare la città, in aggiunta alle altre forze dell’ordine del territorio. Peccato che siamo a fine stagione e mi chiedo, come certamente si chiedono anche tanti cittadini, se non era meglio averli potuti impiegare prima. Forse qualche problema in meno Follonica, i cittadini e gli ospiti l’avrebbero avuto. Ma “l’acqua passata non macina più” e spero che stavolta Benini e i suoi abbiano appreso la lezione e cioè pensare, studiare, interloquire, progettare, confrontarsi in riunioni e contro riunioni un po’ meno e essere più concreti e pratici, cioè operativi. Insomma – conclude -, meno storielle e più fatti perché Follonica ne ha proprio bisogno».