GROSSETO – «Il rave party che ha avuto luogo ai confini con la nostra provincia è finito. E’ esploso in mille schegge che si sono sparse fin dentro alcuni dei nostri territori. Si lascia alle spalle effetti negativi come le montagne di rifiuti, un morto, i danni materiali e l’immagine che l’illegalità (con la proliferazione indiscriminata di droghe pesanti e menefreghismo delle norme anticovid) non solo sia possibile, ma anzi tollerata».
Interviene così Giacomo Termine, segretario provinciale Pd.
«Pensate anche l’ingiustizia nei confronti di quei soggetti economici che per fare un evento devono predisporre un piano della sicurezza, il protocollo anti covid, e rispettare vari altri adempimenti. L’impotenza dello Stato nell’impedire fenomeni come i rave non autorizzati è inaccettabile».
«Il rave di Mezzano – afferma il segretario provinciale Pd – è stato un caso clamoroso, ma la nostra provincia sta vivendo una proliferazione di episodi legati a comportamenti intollerabili. Basti pensare le numerose risse e danneggiamenti a cui abbiamo assistito lungo la nostra costa. Queste minoranze “barbare” (spesso purtroppo giovani) non possono imporre i loro comportamenti a tutti gli altri. Adesso basta davvero. La convivenza civile è fondata sul rispetto. Tolleranza zero per chi non rispetta la legge. Lo Stato ha il dovere di tutelare i suoi cittadini. Per troppo tempo gli enti locali hanno cercato di aiutare l’attività di controllo sul territorio fatta dagli organi preposti. Quante volte è saltato il servizio programmato dei vigili urbani per un incidente, una rissa, una ricerca di un positivo che rifiuta la quarantena»?
«I nostri uomini e amministratori – conclude Termine – si sono sempre fatti parte attiva nel denunciare l’illegalità e contrastarla, però adesso è arrivato il tempo di avere risposte organiche dallo Stato. Siano denunciati gli organizzatori del rave abusivo e lo Stato programmi la presenza delle forze dell’ordine sufficiente a mantenere un efficace presidio del territorio».