GROSSETO – “È di qualche giorno fa la notizia che ufficializza il passaggio dell’intero settore di trasporto pubblico toscano sotto il controllo della società francese Ratp, attraverso la maxi società Autolinee Toscane, il gestore unico voluto dal Governo Pd di Enrico Rossi, che controllerà l’intero patrimonio mobile ed immobile dall’1 novembre, entrando però già a settembre come “osservatore privilegiato” nella regia del Trasporto Pubblico Locale. Siamo di fronte al primo caso in Italia di esternalizzazione completa ad una società privata estera dell’intero trasporto pubblico regionale”, dicono da Potere al popolo Grosseto.
“Ecco qua gli effetti del processo di autonomia differenziata – proseguono – che come Potere al Popolo denunciamo da anni.
Alle dipendenze della multinazionale francese passeranno anche i 5.300 lavoratori del tpl, con già la prospettiva di rivedere la contrattazione collettiva, evidentemente per massimizzare i profitti.
È prevista anche l’unificazione della tariffa per gli abbonamenti urbani ed extraurbani, con fissaggi dei prezzi in base soltanto alla speculazione della Ratp.
Nella fase estremamente delicata delle riaperture delle scuole, con le criticità già evidenti del trasporto pubblico e scolastico sul quale il virus è dilagato per il mancato ampliamento del servizio, l’aumento delle corse e la stabilizzazione del personale, siamo arrivati alla completa privatizzazione.
Quel che conta in Toscana, così come nel resto del paese è svendere interi asset strategici e pubblici alle multinazionali, senza minimamente guardare ai bisogni e alle necessità della collettività.
Questa acquisizione va avanti da anni anche in Maremma, dove il numero di lavoratori e lavoratrici dei trasporti è diminuito e le corse, soprattutto a causa covid, devono essere aumentate.
Per questo ancora una volta si è scelta la soluzione del privato anche sul nostro territorio, chiamando in causa vari bus dell’Infinito Viaggi che non hanno portato in nessun modo una miglioria del servizio.
Oltre ad essere diminuito il numero di corse, è aumentato esponenzialmente il costo del biglietto e degli abbonamenti per chilometraggio, escludendo ulteriormente fasce di popolazione che ne necessitano per andare a lavoro o anche semplicemente per spostarsi.
Il servizio in questo passaggio, sia per le frazioni che all’interno della città di Grosseto, non è migliorato e lo vedremo meglio all’apertura delle scuole, quando migliaia di studenti pendolari della nostra provincia rimarranno a casa per la concomitanza dei fattori sopra elencati.
Noi di Potere al Popolo denunciamo questa privatizzazione dei mezzi pubblici, e vogliamo che anche le frazioni siano tutelate da un efficiente piano nazionale del trasporto pubblico completamente in controtendenza con il modello attuale.
Dunque redistribuzione dell’indotto della tassa di soggiorno a tutte le frazioni abbandonate dalla politica del nostro territorio e costruzione di un vero piano nazionale di trasporto pubblico e di edilizia scolastica che possano permettere l’assunzione di maggiore personale, in lista da anni nelle frazioni, al fine inoltre di non creare “classi pollaio”, sia per la pandemia che per una formazione più facilitata da parte delle dei docenti.
Le nostre proposte sono incompatibili con un processo di regionalizzazione dei servizi in atto ormai da anni. Per questo è necessario cambiare radicalmente passo, per permettere a tutte e tutti di avere voce in capitolo anche dalle frazioni della provincia”, concludono da Potere al popolo.