CALDANA – Ogni tanto passa da Caldana (Gavorrano) qualcuno che si sente sicuro di poter assegnare la paternità progettuale alla locale bella chiesa di San Biagio.
Nel 2000 capitò la plurilaureata dottoressa M.G. Guidelli da Firenze, che l’attribuì nientemeno che a Michelangelo Buonarroti. Noi del Centro Studi Amici della Storia provammo a dirle che era in errore per datazioni ed altri aspetti, ma non ci ascoltò. Lo dicemmo anche alle Istituzioni locali, ma nessuno ci dette credito. Tant’è che tutto andò avanti, anche sulle reti nazionali della Rai.
Poi Guidelli, anziché mostrare pubblicamente le annunciate prove della sua attribuzione a Michelangelo, sparì dalla circolazione. Anni dopo – nel 2008 – una pubblicazione del Circolo degli Uniti di Siena, con saggi qualificati a firma di Laura Bonelli (storica dell’arte ed archivista) e di Margherita Eichberg (storica dell’architettura e funzionario della Soprintendenza senese) fece la necessaria ed autorevole chiarezza. Ebbene, avevamo ragione noi!
Quest’anno, a fine luglio, nel corso di una lodevole conferenza storica sul borgo di Caldana, tenutasi nella bella frazione gavorranese, la chiesa di San Biagio è stata attribuita a Lorenzo Pomarelli (ingegnere militare del Cinquecento italiano) per voce dei professori A. Caporali ed E. Ferretti, facenti capo al Dipartimento di architettura di Firenze.
Ebbene, si tratta purtroppo di un’altra attribuzione errata. Nessun documento esiste a sostegno del legame tra Pomarelli e la chiesa di San Biagio. Basterebbe aver letto e studiato almeno le carte presenti negli archivi grossetani per accorgersi dell’infondatezza di tale attribuzione.
Ma tant’è.
Come centro studi siamo volentieri a disposizione di chiunque voglia conoscere il nostro lavoro, in attesa di ottenere un finanziamento adeguato che ci consenta di stampare un libro esaustivo sulla tematica.
Una qualità però ci caratterizza: non confondiamo mai una ipotesi congetturale con la verità storica. Ben vengano quindi tutte le teorie nella ricerca, senza però trasformale d’ufficio in comode verità, specie quando manca la documentazione necessaria.
Quindi – alla data odierna – la bella chiesa di San Biagio a Caldana resta ancora orfana in merito alla certa attribuzione di chi la costruì, chi la progettò e della scuola artistica matrice di fine XVI secolo.