GROSSETO ā 68 anni fa nasceva Rosalino Cellamare, in arte Ron. Autore di alcune delle piĆ¹ belle canzoni italiane, oggi lo festeggiamo con uno dei suoi piĆ¹ bei pezzi di sempre, Vorrei incontrarti fra centāanni.
Scritto da Ron ed interpretato dallo stesso con la partecipazione di Tosca, il brano vinse il Festival di Sanremo 1996. In questa occasione Ron avrebbe dovuto duettare con Ivana Spagna, che perĆ² aveva giĆ presentato una sua canzone, E io penso a te, giunta poi al quarto posto.
Alcuni sostengono che i voti a Sanremo furono truccati in favore di Ron: la vittoria, secondo i sostenitori di questa tesi, sarebbe forse dovuta andare a La terra dei cachi di Elio e le Storie Tese, classificatisi al secondo posto.
Non solo: Ā«E Ron copiĆ² Shakespeare ā sosteneva Maurizio Donelli sul Corriere della Sera del 6 settembre 1996 -; nella canzone di Sanremo i versi del genio inglese. Il successo ĆØ stato composto unendo alcune strofe, qualche passaggio ha subito piccole elaborazioni, e cosƬ il brano ĆØ volato in cima alle classificheĀ».
Ā«Vediamo che cosa salta fuori ā proseguiva nel suo articolo Donelli -. Scrive William Shakespeare nelle ultime due righe del sonetto intitolato Lascia che quelli āā¦ e dunque felice me, che amo e sono amato da chi non posso cancellarmi e cancellarmi non puĆ²ā. E adesso confrontiamo il testo di Ron, che fa cosƬ: āSaroā felice in mezzo al vento perchĆ© amo e sono amato da te che non puoi cancellarmi e cancellarti non possoā.
Ā«Si arriva al sonetto dal titolo Quando deciderai ā va avanti il giornalista -. Shakespeare ha scritto: āCombatterĆ² dalla tua parte (ā¦) tale ĆØ il mio amore, cosƬ tanto ti appartengo che per il tuo bene mi accollerĆ² ogni maleā. A Ron deve essere piaciuto molto, perchĆ© una strofa della canzone vincitrice fa proprio cosƬ: āā¦ combatterĆ² dalla tua parte perchĆ© tale ĆØ il mio amore che per il tuo bene sopporterei ogni maleāĀ».
Ā«Finita qui? No, se si arriva al sonetto Non dire mai ā dice ancora Donelli -, ecco che si puĆ² fare un altro confronto. Il drammaturgo scrive: āNo, come non potrei abbandonare la mia anima che ĆØ chiusa nel tuo pettoā. E Ron si limita a ribadire nel suo testo: āvoglio averti dirti quel che sento abbandonare la mia anima chiusa dentro nel tuo pettoā. PiĆ¹ elaborata dal cantante la strofa che Shakespeare aveva pensato per il sonetto Al Matrimonio di due menti. Quella che in origine ĆØ cosƬ: āO no: ĆØ un faro fisso per sempre che guarda la tempesta senza esserne scossoā. Ron evidentemente non lā ha gradita del tutto e ha preferito riformularla in questo modo per la platea televisiva di Pippo Baudo: āOh! Questo amore! Eā un faro che brilla in mezzo alla tempesta senza aver paura maiāĀ».
āInsomma, che cosa ha fatto il cantautore? ā concludeva Donelli sul Corriere ā Ha preso un verso di qui, una strofetta di lĆ , le ha condite con qualcosa di suo, ha mescolato tutto ed ĆØ volato in cima alle classifiche. Probabilmente confidando nel vecchio detto: ānulla ĆØ piĆ¹ inedito di ciĆ² che ĆØ giĆ stato editoā.
Testo
Vorrei incontrarti fra centāanni
Tu pensa al mondo fra centāanni
RitroverĆ² i tuoi occhi neri
Tra milioni di occhi neri
Saran belli piĆ¹ di ieri
Vorrei incontrarti fra centāanni
Rosa rossa tra le mie mani
Dolce profumo nelle notti
Abbracciata al mio cuscino
StarĆ² sveglio per guardarti
Nella luce del mattino
Uoh questo amore
PiĆ¹ ci consuma
PiĆ¹ ci avvicina
Uoh questo amore
Ć un faro che brilla
Ehi
Vorrei incontrarti fra centāanni
CombatterĆ² dalla tua parte
PerchĆ© tale ĆØ il mio amore
Che per il tuo bene
Sopporterei ogni male
Vorrei incontrarti fra centāanni
Come un gabbiano volerĆ²
SarĆ² felice in mezzo al vento
PerchƩ amo e sono amato
Da te che non puoi cancellarmi
E cancellarti non posso (io voglio)
Amarti voglio averti
E dirti quel che sento
Abbandonare la mia anima
Chiusa dentro nel tuo petto
Chiudi gli occhi dolcemente
E non ti preoccupare (poi)
Entra nel mio cuore
E lasciati andare
Oh questo amore
PiĆ¹ ci consuma
PiĆ¹ ci avvicina
Oh questo amore
Ć un faro che brilla
In mezzo alla tempesta
Oh
In mezzo alla tempesta
Senza aver paura mai
Vorrei incontrarti fra centāanni
Tu pensa al mondo fra centāanni
RitroverĆ² i tuoi occhi neri
Tra milioni di occhi neri
Saran belli piĆ¹ di ieri
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