GROSSETO – «In questi torridi giorni di agosto la notizia dell’ennesimo femminicidio ci piomba addosso come una doccia gelata».
L’associazione Olympia de Gouges interviene sull’omicidio di Monterotondo Marittimo.
«Ad un anno dalla donna uccisa a Capalbio – commenta la presidente dell’associazione Sabrina Gaglianone – , ecco un’altra vittima di violenza nella provincia di Grosseto. Quest’anno sono le Colline Metallifere a fare da teatro all’insano gesto, in un piccolo paese dove tutti si conoscono e si proteggono reciprocamente.
Cambia il contesto, ma di nuovo c’è una donna, una madre che muore per mano di un uomo che diceva di amarla. Un film già visto troppe volte e che puntualmente si ripete, che lascia tutti sbigottiti e con tanti interrogativi nella testa. Ma che poi si dimentica quasi che sia qualcosa che può succede solo alle altre, mai a noi, alle nostre figlie, amiche, madri. Che fare»?
«Noi dell’Associazione Olympia de Gouges – prosegue – torniamo a ripetere che esiste il numero 1522 dove trovare aiuto, ma soprattutto esistono i Centri Antiviolenza dove donne preparate possono aiutare a mettere in atto una strategia di difesa, un cambiamento.
Tutti i giorni ascoltiamo i racconti delle donne che si rivolgono ai nostri Centri e ben conosciamo la difficoltà a raccontare, a riconoscere indizi che non vanno assolutamente trascurati, perché la violenza talvolta è subdola e non sempre si manifesta con schiaffi e calci. Sappiamo quanto sia difficile per le donne prendere in considerazione soluzioni diverse dal sopportare e rimandare sperando che “lui cambi”. Ma proprio per questo, perché sappiamo quanto questo fenomeno sia strutturale e trasversale e non riguardi solo le singole persone, ma tutta la società, invitiamo le donne a rivolgersi al Centro Antiviolenza più vicino per parlare e confrontarsi con le operatrici d’accoglienza, nella massima riservatezza e con la garanzia che i percorsi di uscita, spesso lunghi, si costruiscono insieme e che nessuna decisione sarà presa senza il proprio pieno consenso.
Noi non ci stanchiamo e non ci stancheremo mai di incontrarle, parlare e spiegare che in un Centro Antiviolenza possono trovare gli strumenti e il supporto necessari per invertire la rotta e riappropriarsi di una vita normale. Siamo invece molto stanche di sentire che un’altra donna é stata uccisa allungando la già troppo lunga lista dei femminicidi».
«Intanto – conclude -esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia della vittima e in particolare ai due figli, e a tutta la comunità di Monterotondo».
Ecco dove trovare i centri violenza in provincia di Grosseto:
Centro Antiviolenza Grosseto Tel. 0564 413884 Cell. 348 0992098
Punto di Ascolto Antiviolenza Follonica Tel 0566 59163 Cell. 348 8841979
Punto di Ascolto Antiviolenza Castel del Piano Cell. 345 4133666
Centro Antiviolenza Orbetello Ufficio 345 4431140 Cell. 348 9376554
Punto di ascolto Manciano Cell. 375 7100675
Punto di Ascolto Capalbio Cell. 346 2521932