GROSSETO – «È d’obbligo per un’associazione di categoria dare indicazioni corrette e non fuorvianti. Confartigianato pretende di limitare la diffusione del Covid-19 attraverso i codici Ateco».
A dirlo è Pier Carlo G. Cavallo, presidente della Federazione Italiana Traditional Thai Massage, in una nota stampa.
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«Vero è – afferma – che il Green pass non deve essere esibito alle attività di parrucchieri ed estetisti ma non solo, poiché esiste il mondo dei massaggi olistici (Legge 4/2013) che opera a livello professionale in una cabina con un operatore e un cliente al pari del parrucchiere e dell’estetista, ovvero i centri di massaggio con codice 96.04.10 o 96.09.09.
Forse Confartigianato non considera che non può esserci una cabina di estetica all’interno del centro benessere senza scia di estetica e pertanto il codice Ateco sarà il 96.02.02».
«Non creiamo confusione – prosegue -: il centro benessere utilizza attrezzature elencate nella legge 1/90 dell’estetica (sauna, bagno turco, ecc.) e pertanto deve avere all’interno un’estetista qualificata quale responsabile tecnico. Quindi è difficile trovare un centro benessere con codice Ateco primario 96.04.10».
«Le disposizioni governative prevedono la richiesta del Green pass ai centri benessere, indipendentemente dal codice Ateco, cioè a quelle attività che creano assembramenti all’interno dei locali essendo grandi strutture dove non è garantito il distanziamento, (docce e spogliatoi comuni). Da parte della nostra federazione nazionale F.I.T.T.M. Federazione Italiana Traditional Thai Massage – conclude – è doveroso chiarire le inesattezze esternate da Confartigianato nella tutela di migliaia di operatori olistici a livello nazionale».