GROSSETO – Dal 23 agosto i cittadini potranno richiedere il bonus rottamazione tv per l’acquisto di televisori compatibili con i nuovi standard tecnologici di trasmissione del digitale terreste Dvbt-2/Hevc Main 10, come stabilito dal decreto del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 agosto.
Tra novembre e dicembre 2021, infatti, le emittenti nazionali e locali abbandoneranno le frequenze che oggi occupano nella banda 700 (destinata al 5G) e i loro canali saranno trasferiti su altre frequenze. Dunque, si dovranno risintonizzare i nostri televisori per prendere le reti tv che passeranno dalle vecchie alle nuove frequenze.
Bonus rottamazione tv: cosa prevede
Il Bonus rottamazione tv consiste in uno sconto del 20% sul prezzo d’acquisto del nuovo televisore, fino a un massimo di 100 euro, che si ottiene rottamando apparecchi TV che non saranno più idonei ai nuovi standard tecnologici.
A differenza del precedente incentivo (decreto interministeriale 18 ottobre 2019), che rimane in vigore ed è pertanto cumulabile, il bonus rottamazione tv si rivolge a tutti i cittadini senza limiti di ISEE.
Bonus rottamazione tv: come richiederlo
Per richiederlo è sufficiente avere un apparecchio da rottamare e presentarsi dal rivenditore o all’isola ecologica autorizzati con il modulo (doc – pdf) compilato.
Bonus rottamazione tv: requisiti
Per ottenere il bonus è necessario essere residenti in Italia, essere in regola con il pagamento del canone Rai e rottamare un televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018 e quindi incompatibile con i nuovi standard di trasmissione. L’apparecchio acquistato deve essere nell’elenco del Ministero dello Sviluppo economico delle apparecchiature idonee (vedi elenco).
Riassetto delle frequenze: tutte le info utili
Per garantire un graduale e ordinato percorso verso le nuove tecnologie di trasmissione televisiva, il ministro ha inoltre firmato un decreto che rimodula il calendario del riassetto delle frequenze televisive nelle aree regionali.
Il provvedimento prevede che a partire dal 15 ottobre 2021 alcuni programmi nazionali verranno trasmessi esclusivamente con la codifica DVBT/MPEG4.
In particolare, il nuovo calendario per il riassetto delle frequenze nelle aree regionali viene così rimodulato:
-dal 15 novembre 2021 al 18 dicembre 2021 nell’area 1A – Sardegna;
-dal 3 gennaio 2022 al 15 marzo 2022 nell’area 2 – Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia tranne la provincia di Mantova, provincia di Piacenza, provincia di Trento, provincia di Bolzano; nell’area 3 – Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna tranne la provincia di Piacenza;
-dall’1 marzo 2022 al 15 maggio 2022 nell’area 4 – Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata; Abruzzo, Molise, Marche;
-dall’1 maggio 2022 al 30 giugno 2022 nell’area 1B – Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania.
Il decreto ha inoltre disposto l’introduzione dello standard tecnologico di trasmissione televisiva del digitale terreste Dvbt-2 a partire dal 1 gennaio 2023.