GROSSETO – “Per il Movimento 5 stelle un obiettivo fondamentale da perseguire è quello del passaggio da una logica dell’azione collettiva basata sul conflitto a una fondata sulla cooperazione”, a dirlo Daniela Lembo, consigliere comunale M5s Grosseto e candidata al Consiglio cittadino alle prossime amministrative.
“Questo è possibile solo con un nuovo modello di governance – prosegue -: via l’individualismo, si deve mettere al centro l’ascolto dei bisogni dei cittadini e stimolare il loro coinvolgimento nelle dinamiche della cosa pubblica.
La volontà espressa dal candidato sindaco di centrosinistra e Movimento 5 stelle, Leonardo Culicchi, d’istituire un assessorato alla Partecipazione, innovazione e semplificazione incarna questi princìpi. E l’annuncio della creazione di un tavolo di concertazione permanente ne è la felice conferma.
Da un lato, dunque, avremo la partecipazione diffusa, quella che riguarda Consiglio e cittadini con un continuo rilievo di problemi e soluzioni; dall’altro la partecipazione qualificata, quella che vedrà, grazie al tavolo permanente, il pieno coinvolgimento di sindacati, associazioni di categoria, referenti del terzo settore che potranno finalmente dire la loro sui destini della città. L’assessorato, di fatto, farà da regia per coniugare le due anime di questo sistema ponendosi al centro tra la partecipazione diffusa e quella qualificata.
Una democrazia può dirsi veramente compiuta solo quando si fonda sulla partecipazione alla vita della polis. Solo quando cittadini, imprese e associazioni ne sono parte pulsante. La partecipazione politica non può e non deve più venire intesa solo e soltanto come conferimento di una delega a un proprio rappresentante. Va intesa piuttosto come esercizio diretto di quel potere sovrano del popolo richiamato nella Costituzione.
Lo diciamo da tempo: il percorso che ci vede impegnati nella coalizione di centrosinistra assieme alle forze progressiste e civiche pone le proprie radici soprattutto sul pilastro della partecipazione, dell’inclusione, del rispetto del prossimo e delle sue idee. Il nostro sarà dunque un modello d’amministrazione condivisa che troverà il proprio fondamento costituzionale nel principio di sussidiarietà orizzontale, quello secondo il quale i poteri pubblici favoriscono le autonome iniziative dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività d’interesse generale.
I cittadini non saranno più, dunque, inquadrati come meri utenti, assistiti, amministrati. Saranno soggetti messi nelle condizioni di collaborare con l’amministrazione nel perseguimento dell’interesse generale e nella cura dei beni comuni. Se adeguatamente supportati, infatti, i cittadini, come singoli o in forma associata, possono immettere energie, tempo e idee nella gestione della vita pubblica: è così che portatori di bisogni e interessi possono trasformarsi in portatori di soluzioni.
Non si tratta più, quindi, solo di raccogliere consenso e imprimere un indirizzo calato dall’alto, ma di lavorare insieme, in un rapporto di cooperazione anziché di conflitto. Questa è la città che abbiamo in mente. Questa è la città che realizzeremo”, conclude Lembo.