GROSSETO – Auguri a Stefano Belisari, in arte Elio, che oggi compie 60 anni.
Leader del complesso Elio e le Storie Tese, da lui fondato nel 1980 insieme al batterista Pier Luigi Zuffellato, è la voce solista della band, ma si esibisce suonando anche la chitarra e il flauto traverso, strumento in cui si è diplomato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Alcune volte ha suonato anche il basso elettrico.
Elio e le storie tese
Il gruppo ha conosciuto, nel tempo, una popolarità sempre crescente, alimentata prima dalla circolazione di registrazioni bootleg dei loro spettacoli in locali come il Magia Music Meeting e lo Zelig di Milano, poi dalla pubblicazione dei primi album e dalle numerose apparizioni in televisione (Lupo solitario e L’araba fenice su Italia 1, al seguito della Gialappa’s Band in Mai dire Gol o di Claudio Bisio a Zelig).
Nel 1996 Elio e le storie tese divennero famosi a livello nazionale per la loro prima partecipazione al Festival di Sanremo, classificandosi secondi col brano La terra dei cachi e vincendo il premio della critica “Mia Martini”. Nel 1999 ricevono a Dublino il premio come best italian act agli European Music Awards di MTV[ e nel 2003 il premio “miglior videoclip” agli Italian Music Awards della FIMI per Shpalman®.
Nel 2011 sono stati incoronati da Rockol e dai suoi lettori come “artisti italiani del decennio 2001/2010”. Nel 2012 vincono il referendum promosso dal Mei eleggendoli artisti simbolo della musica indipendente italiana.
Tutti i loro album sono diventati disco d’oro in Italia. Il disco Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu si è classificato quindicesimo nella lista dei migliori dischi italiani di tutti i tempi redatta dalla rivista specializzata Rolling Stone.
Nel 2013 partecipano per la seconda volta in carriera al Festival di Sanremo, dopo 17 anni d’assenza, classificandosi nuovamente secondi con il brano La canzone mononota e vincendo di nuovo il Premio della critica “Mia Martini”, quello per il “Miglior Arrangiamento” e il “Premio della Sala Stampa Radio, Web e TV”.
Dal 1993 Elio e compagni sono anche presenti in radio: assieme al deejay Linus conducono, su Radio Deejay, un appuntamento radiofonico settimanale dal titolo Cordialmente.
Il 17 ottobre 2017, durante un’intervista alla trasmissione Le Iene, annunciano lo scioglimento della band dopo 37 anni di attività, in occasione del cosiddetto Concerto Definitivo che si è svolto il 19 dicembre al Mediolanum Forum.
Il 15 dicembre 2017 è stata annunciata la loro presenza nel cast del Festival di Sanremo 2018 e a seguire il loro ultimo Tour d’Addio nei palazzetti italiani. Ciò nonostante, anche dopo lo scioglimento il gruppo ha saltuariamente registrato alcuni brani e partecipato a programmi televisivi e concerti.
La canzone mononota
In occasione del suo 60esimo compleanno, facciamo gli auguri a Elio con La canzone mononota, presentata, come detto, al Festival di Sanremo 2013.
La mononota protagonista della canzone è il do, come spiegato dal direttore musicale Mauro Pagani. Il brano è di difficile esecuzione in quanto, nonostante la melodia sia composta per lo più da una singola nota, vengono cambiati frequentemente gli accordi, il tempo e il ritmo e sono inoltre presenti due salti di ottava «Una nota sola – a parte il preludio che è più vario, 18 note – e poi dritti fino in fondo. Sì, ci sono due salti d’ottava e altre minuzie, ma la sostanza è quella», spiegano gli Elio e le storie tese.
Il brano è ricco di riferimenti musicali e testuali, ad esempio:
Gioachino Rossini per Adieux à la vie! Élégie sur une seule note, «noi abbiamo copiato quella»;
Bob Dylan «nella fase nasale»;
Tintarella di luna;
l’inno nazionale cubano, che è pieno di note, infatti la canzone mononota è «democratica, osteggiata dalle dittature»;
Antônio Carlos Jobim per Samba de uma nota só, criticata perché in realtà non basata su un’unica nota, quindi Jobim non avrebbe creduto fino in fondo in tale idea, mentre Elio e le Storie Tese sì.
Nella versione pubblicata in studio ne L’album biango, la parte del brano in cui cambia il cantante (“puoi cambiare il cantante, puoi cambiare l’argomento, puoi cantarla da solo, puoi cantarla tutti insieme con il coro…”) viene eseguita da Nek, mentre nel singolo promozionale e nelle esecuzioni dal vivo viene cantata dal chitarrista Cesareo, a cui Elio passa il microfono.
La canzone, a parte l’intro che segue una normale melodia, composta da più note, è incentrata nella parte vocale sull’unica nota Do4 (Do centrale del pianoforte), con piccole eccezioni in cui: Elio parla normalmente, oppure cambia l’ottava, cantando prima un Do all’ottava superiore in falsetto (Do5) e poi un Do all’ottava inferiore (Do3). In un altro punto, là dove il testo parla dei virtuosismi dei cantanti che potrebbero far perdere la nota, effettivamente nell’imitare un’infiorettatura, cambia la nota. Infine, là dove il testo dice: “è una nota che non scende a compromessi e se lo fa il compromesso è piccolo, tipo questo”, a “questo” Elio scende a Si bemolle, per poi ritornare immediatamente al Do.
La parte strumentale non è invece mono-nota: gli strumenti infatti accompagnano la parte vocale con una certa varietà tonale, non usando solo l’accordo di Do maggiore, ma chiudendo le strofe con Do-Do-Fa-Fa-Do. Ad un certo punto l’accompagnamento segue una progressione che viene richiamato esplicitamente nel testo: “puoi cambiare gli accordi, la puoi fare maggiore, minore, eccedente, diminuita” (Do, Dom, Do aum, Do dim).
Testo
Condurre un’esistenza di sforzi
Tallonando la chimera di una melodia composita
Gremita di arzigogoli rarissimi
Che poi alla fine scopri
Che ti mancava quella nota sola
Bellissima
Che sciocco non aver pensato prima
Alla canzone mononota
Una canzone poco nota
Che si fa con una nota
E quella nota è questa
È la canzone mononota
Pupi cambiare il ritmo
Puoi cambiare la velocità
Puoi cambiare l’atmosfera
Puoi cambiare gli accordi
La puoi fare maggiore, minore, eccedente, diminuita
Puoi cambiare il cantante
Puoi cambiare l’argomento
Puoi cantarla da solo
Puoi cantarla tutti insieme con il coro
Puoi farla fare all’orchestra
Mentre ti prendi una pausetta
Puoi cambiare la lingua
For example you can sing it in English
Auf Deutsch, en francais, en espanol
In cinese, “unci, dunci, trinci”
Quante cose che puoi fare
Senza cambiare la nota
Puoi cambiare l’ottava
Pupi cantare all’ottava bassa
Puoi far finta che sia finita
Ma se non sei in grado neanche
Di cantare la canzone mononota
Ti consigliamo di abbandonare il tuo sogno di cantante
Se sei un cantante virtuoso
Stai attento
Che qui basta che fai “ah”
E sei fuori
La canzone mononota
Che non scende a compromessi
E se lo fa il compromesso è piccolo
Tipo questo
La canzone mononota
Ha avuto I suoi antesignani
Uno su tutti, Rossini, Bob Dylan, Tintarella di Luna
E’ anche facile da fischiettare
Democratica, osteggiata dalle dittature
Fateci caso, l’inno cubano è pieno di note
C’è poi il samba di una nota sola
Ma, se ascolti attentamente, dopo un po’ cambia
Jobim non ha avuto le palle di perseguire un obiettivo
Non ci ha creduto fino in fondo
Invece Noi
Sì
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Fonte: Wikipedia