GROSSETO – L’Asl Toscana sud est risponde in merito alla lettera dell’Auser Grosseto.
«In riferimento alla lettera del presidente dell’Auser di Grosseto – scrive l’Azienda in una nota – in cui riporta la difficoltà riscontrata all’ospedale Misericordia per accompagnare un paziente in dimissione, la direzione medica di presidio ricorda che da due anni è stato approvato un regolamento interno, tuttora in vigore, che norma la viabilità, i percorsi e gli accessi previsti per le varie categorie autorizzate ad accedere all’area interna del presidio ospedaliero. Tale documento prevede che l’accesso dalla via principale sulla strada Senese, superata la guardiola, tramite la rampa, fino al piano piastra dell’ospedale, è consentito principalmente ai disabili con apposito tagliando, ai taxi e ai mezzi per il carico/scarico. Nell’area davanti a questa entrata, zona di competenza comunale, sono presenti cinque stalli per portatori di handicap, uno per i taxi e uno per carico e scarico. Una volta che tali spazi sono occupati, nessun altro veicolo è autorizzato a raggiungere quella zona per evitare di creare difficoltà di scorrimento dei mezzi stessi, ma soprattutto per agevolare il passaggio di mezzi di soccorso (vigili del fuoco, ecc) in caso di emergenza».
«In merito all’accaduto di ieri – precisa l’Asl -, l’operatore alla guardiola, essendo il posto per il carico e scarico già occupato, come da regolamento, ha indicato ai volontari dell’Auser di seguire il percorso previsto per i servizi resi dalle associazioni di volontariato, ovvero quello che conduce nella zona retrostante l’ospedale dove i loro mezzi possono arrivare direttamente fino all’accesso di fronte alla palazzina dell’ex 118. In questa area ci sono posti dedicati esclusivamente alle associazioni. Inoltre, dall’entrata, munita di rampa per i pazienti non deambulanti, si può facilmente raggiungere ogni parte dell’ospedale: appena sulla destra si trova il poliambulatorio e da lì tramite ascensore anche il day hospital oncologico, andando avanti dopo il bar si raggiunge agevolmente la radiologia, il polo endoscopico, il piano piastra e gli altri reparti utilizzando gli ascensori presenti».
«Prima dell’emergenza sanitaria da Covid – prosegue la nota -, i volontari potevano entrare anche dall’ingresso davanti alla camera iperbarica, da quello davanti accanto alla diabetologia e direttamente all’ala degli ambulatori vicino all’obitorio, ma da più di un anno, per i noti motivi di sicurezza, sono rimaste solo due entrate con il check point».
«Siamo grati alle associazioni di volontariato – spiega Massimo Forti, direttore dell’ospedale Misericordia – per quanto fanno per i cittadini che hanno bisogno di assistenza. Il supporto che ci offrono costantemente è prezioso per i pazienti e per tutti gli operatori sanitari. Consapevoli dell’importanza del loro ruolo, cerchiamo di agevolare per quanto possibile le loro attività, compreso l’accesso. Il regolamento in essere serve proprio a dare ordine ai percorsi di tutti i soggetti (pazienti con permesso, ditte fornitrici, auto aziendali, ecc.) che oltre a loro circolano intorno al presidio, evitando che si creino disagi alle persone e allo svolgimento dei servizi. L’entrata adibita al passaggio dei volontari, davanti all’ex palazzina 118, sotto al tunnel di collegamento con la nuova ala dell’ospedale, è stata valutata più agevole alle necessità di accompagnamento, perché conduce agilmente in ogni parte dell’ospedale e perché il parcheggio dedicato è in grado di contenere molti mezzi nello stesso momento, cosa impossibile nell’area davanti al piano piastra, spazialmente più limitata. Siamo dispiaciuti dell’evidente incomprensione che si è venuta a creare e rinnoviamo alle associazioni di volontariato, come di consueto, la totale disponibilità al dialogo e al confronto da parte dell’Azienda».