GROSSETO – Questa mattina il direttore di Coldiretti Grosseto Pietro Greco ha incontrato il Prefetto di Grosseto Fabio Marsilio per parlare delle priorità dell’agricoltura grossetana e in particolare dell’emergenza causata dall’invasione della fauna selvatica ormai fuori controllo sul territorio.
L’argomento della fauna selvatica ha portato Coldiretti a richiedere una normativa i cui si possa operare “in modo risoluto nell’attuazione delle misure previste per il controllo e il contenimento dei cinghiali con un coinvolgimento più concreto e fattivo di agricoltori e cacciatori abilitati”.
“Ho sottolineato ancora una volta come nella nostra provincia la presenza di animali selvatici ha raggiunto una densità insostenibile, con l’emergenza Covid che ha ridotto per mesi la presenza dell’uomo all’aperto i cinghiali hanno proliferato, invadendo le campagne con un aumento del 15 per cento – ha spiegato il direttore Pietro Greco – qualche settimana fa eravamo con le nostre aziende a manifestare in piazza Duomo a Firenze per denunciare come gli ungulati invadono i terreni agricoli e si alimentano a spese degli agricoltori e degli allevatori che, a fronte di danni sempre più ingenti e ricorrenti, trovano talvolta “meno dannoso” porre fine alla propria attività: fuga che genera effetti allarmanti, soprattutto nelle zone più sensibili sotto il profilo produttivo e dell’assetto idrogeologico”.
“La situazione è diventata insostenibile nelle campagne con danni per almeno 20 milioni di euro all’anno alle produzioni agricole a livello nazionale – commenta Fabrizio Filippi, delegato confederale Coldiretti Grosseto – con il rischio di compromettere l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale”.
Con la protesta a Firenze la Coldiretti ha chiesto che la Regione, che ha già autorizzato l’intervento diretto degli agricoltori con il coordinamento della Polizia provinciale, faccia pressing in Conferenza Stato Regioni, per una necessaria modifica della norma statale volta a semplificare e rafforzare gli interventi di controllo e contenimento della specie; un impegno da adottare a livello regionale per regolamentare l’attività di prelievo venatorio, che gli agricoltori vengano coadiuvati dalle stesse forze dell’ordine, da guardie venatorie volontarie ma possano delegare le attività a cacciatori abilitati iscritti all’apposito registro regionale; che il calendario venatorio venga allargato fino a comprendere i mesi che vanno da settembre a gennaio; che la regia complessiva di tali azioni di contenimento e prelievo sia affidata al Prefetto in quanto competente per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza.
Il Prefetto ha accolto le questioni presentate, impegnandosi fin da subito per dare risposte concrete alle problematiche.