MASSA MARITTIMA – È stato inaugurato venerdì pomeriggio, con una cerimonia pubblica in piazza Giuseppe Garibaldi e con un’apertura serale fino alle 23, il Museo archeologico Giovannangelo Camporeale di Massa Marittima, dopo il restyling attuato dall’amministrazione comunale nei mesi scorsi, approfittando della chiusura forzata imposta ai musei di tutta Italia dall’emergenza Covid.
Con i recenti lavori, in particolare il Comune di Massa Marittima ha messo a norma gli impianti di sicurezza e antincendio del museo e ha valorizzato la struttura con la nuova illuminazione delle sale e delle vetrine. In parallelo è stata portata avanti una riorganizzazione degli allestimenti e dei percorsi per rendere protagonisti alcuni reperti particolarmente importanti che connotano il territorio, come l’Oreopiteco del Montebamboli, l’Eracle callinico di Poggio Castiglione e la Stele antropomorfa di Vado all’Arancio.
Sia nella sezione preistorica del primo piano che in quella dedicata agli Etruschi nel secondo piano è stata razionalizzata l’esposizione e alcuni nuovi reperti che prima giacevano in magazzino hanno trovato adesso un loro spazio. Per tutto il percorso del Museo è stata realizzata una nuova pannellistica che riprende strategicamente la grafica dei pannelli collocati nel 2020 lungo i percorsi archeologico-naturalistici al lago dell’Accesa. I testi in italiano e inglese sono scritti con un linguaggio semplice, pur nella correttezza scientifica, in modo che le informazioni siano accessibili a tutti.
“L’impegno del Comune sul Museo archeologico non si esaurisce qui. Abbiamo in serbo altri importanti novità: – afferma il sindaco Marcello Giuntini – contiamo entro fine anno di poter affidare un incarico per la progettazione dell’allestimento del terzo piano che al momento non è fruibile. La volontà dell’amministrazione comunale è quella di dedicare questi spazi alla storia medievale di Massa Marittima, con un focus sulla struttura urbanistica della città. I cantieri nel centro storico hanno fatto emergere evidenze interessanti sul periodo medievale che vale la pena di valorizzare. Ci sarà da risolvere i problemi di accessibilità al terzo piano: per questo vogliamo essere pronti con un progetto che ci consenta di partecipare ai bandi per ottenere i finanziamenti necessari ai lavori. Il terzo piano del Palazzo del Podestà, con il suo affaccio sulla piazza e sulla bellissima cattedrale di San Cerbone, diventerebbe così l’ideale punto di partenza per la visita della Massa Marittima Medievale, un vero e proprio museo a cielo aperto”.
“Nel primo piano dedicato agli scavi dell’Accesa – aggiunge Irene Marconi, assessore comunale alla cultura – partirà anche una seconda fase di progettazione per ospitare mostre temporanee, con l’obiettivo di riportare a Massa Marittima dei reperti degli scavi di Camporeale, mai esposti prima, e custoditi nei magazzini del museo di Firenze. Ci piacerebbe portarli a Massa con le mostre temporanee, in attesa di trovare per alcuni di essi, una collocazione permanente all’interno del nostro Museo.”
All’inaugurazione hanno preso parte il sindaco Marcello Giuntini, Irene Marconi, assessore comunale alla Cultura, Lidia Bai, presidente del Parco delle Colline Metallifere, Roberta Pieraccioli, direttrice dei Musei di Massa Marittima, Sabrina Martinozzi, responsabile del Settore Lavori Pubblici del Comune, Esmeralda Valente, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo, Simona Pozzi per Sabap di Siena, Grosseto e Arezzo, Attilio Galimberti,Università di Siena,Stefano Giuntoli, Center for Ancient Mediterranean and Near Eastern Studies,Claudia Pietrini, presidente Zoe Cooperativa sociale.