GROSSETO – Sei maremmano se dici: «Godo come un miccio».
Cosa sono i micci? Vengono così chiamati gli asini dell’Amata. Il miccio amiatino è una razza di asino (in Maremma si dice: ciuco) molto antica e molto fiera. Micci amiatini, tanto per dire, sono dipinti anche nella cappella degli Scrovegni a Padova ed opera di quel genio che fu Giotto.
Bene, in Maremma c’è l’uso di usare questa espressione riferita all’asino delle nostre terre: Godo come un miccio. È un modo di dire che vuol sottolineare l’enorme soddisfazione che si può provare per un successo proprio o di altro, ma, a volte, anche per l’insuccesso di qualcuno che ci sta un po’ sul gozzo.
“Gli è andata male? C’ho proprio piacere! (e quel “piacere” va saputo di’, insistendo sopratutto sulla c, quasi allungsndola pe’ falla dura’ di più). Godo come un miccio”.
Evidentemente i micci hanno un modo di dirsi soddisfatti molto particolare, se addirittura è diventato proverbiale.
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