CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Venerdì scorso a Castiglione della Pescaia è stato inaugurato il nuovo Centro Regionale per i disturbi del comportamento alimentare (DCA).
Mai come in questa circostanza, commentano Cesario -candidato a sindaco per il centrodestra- e Ambrogi -promotrice dell’iniziativa di dialogo Laboratorio Castiglione- è appropriato utilizzare l’avverbio “finalmente”.
Sì, “finalmente”, perché innanzitutto occorre ricordarsi da dove siamo partiti: era il 2010 e l’amministrazione di centrodestra con l’allora sindaco Monica Faenzi siglava il Protocollo per la realizzazione della struttura.
“Una promessa elettorale a Monica Faenzi”. Così la definiva l’allora Presidente della Regione Enrico Rossi quando riconosceva di doverla mantenere con l’amministrazione comunale (di centrodestra, occorre ribadirlo).
“Finalmente” -proseguono Cesario e Ambrogi- anche perché da quell’anno 2010, dopo che nel 2011 veniva eletto il Sindaco Farnetani, non si parlò più di quel progetto (non venne neppure indicato nel programma elettorale).
Se ne tornò a parlare solo durante la campagna elettorale del 2016 quando Farnetani lo riesumó dal cassetto per fare una scommessa (persa): “La struttura per i DCA sarà realtà entro il 2017”.
E nella sua Relazione di fine mandato (era marzo 2016) il progetto compare tra quelli “non previsti in programma” ma pur tuttavia (diremmo noi, “contro la sua volontà”) “in corso”.
Oggi ci troviamo “finalmente” a celebrare l’esistenza in vita di una struttura “figliastra” dell’amministrazione uscente -così la definiscono Cesario e Ambrogi- di cui il centrodestra rivendica la paternità.
Ma non c’è solo questo.
A chi volesse fare obiezioni vogliamo richiamare l’attenzione su ciò che nel frattempo è stato parallelamente portato avanti per combattere e soprattutto prevenire i disturbi del comportamento alimentare: nulla, anzi Nulla!
Ebbene, siamo felici che a Castiglione della Pescaia ci saranno “finalmente” 23 posti letto per accogliere coloro che, provenienti da tutto il territorio regionale, avranno bisogno di cure.
Ma siamo anche fermamente convinti che si sia perso tempo prezioso senza preparare alcun altro strumento.
Adesso occorre buttare il cuore oltre l’ostacolo e alzare lo sguardo verso nuovi obiettivi.
A chiederlo sono proprio loro, i nostri giovani: Sebastiano Biancalani, anch’egli a sostegno della candidatura di Cesario e rappresentante dell’iniziativa “Giovani per Castiglione”, vuole contribuire in prima linea al cambio di passo.
Sono convinto che altrettanto importante rispetto alla cura -afferma Biancalani- sia la prevenzione dei disturbi alimentari. Con Alfredo Cesario e Federica Ambrogi abbiamo già verificato la fattibilità e l’efficacia di altri progetti comunali, da affiancare a quelli del COeSO.
In altre realtà, come Milano, già da anni sono stati avviati programmi anche nelle scuole elementari (il Foodnet, per fare solo un esempio) per affrontare il problema della bulimia e della anoressia fin dalla sua origine, sapendo bene che la sua germinazione avviene in una fascia di età compresa tra i 6 e i 12 anni, e la manifestazione poi generalmente tra i 15 ed i 18.
Con finanziamenti modici è possibile avviare e condurre programmi di questo tipo che dell’ascolto, del supporto e dell’interazione con i ragazzi fanno il principale strumento di prevenzione.
Il nostro modello di amministrazione -concludono Cesario, Ambrogi e Biancalani- punterà quindi alla creazione di una serie di servizi di prevenzione dei DCA che sia capace di rispondere in maniera più tempestiva ed efficace al problema dei comportamenti alimentari delle nuove generazioni.
Consapevoli che la prevenzione, prima ancora della cura, è in grado davvero di migliorare la qualità della vita.