SCARLINO – «Il comitato dei concessionari di Pian d’Alma ha evidenziato il mancato rispetto degli impegni elettorali presi dall’attuale amministrazione in campagna elettorale. Adesso ci vediamo più chiaro sulla revoca delle deleghe all’’ex assessore Letizia Canepuzzi che è stata cacciata dalla giunta. Quindi non si tratta di “una diversa veduta sul futuro di Scarlino”, ma del mancato rispetto degli impegni elettorali assunti dalla sindaca Travison e dai suoi collaboratori prima e dopo la vittoria alle elezioni».
Sono queste le parole dei gruppi consiliari Per Scarlino, PensiAmo Scarlino e Scarlino Insieme che intervengono in un comunicato stampa congiunto sulla revoca delle deleghe dell’assessore Letizia Canepuzzi.
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«I rappresentanti del comitato – scrivono – , infatti, hanno comunicato alla comunità di Scarlino che l’amministrazione è latitante, si nega al confronto e non vuole mantenere gli impegni assunti sulle concessioni dei poderi».
«Lo sapevamo che in campagna elettorale la ormai ex lista civica “Scarlino può”, ora colorata verde Lega, aveva promesso qualsiasi cosa demonizzando le passate gestioni. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e adesso l’amministrazione si trova a dover affrontare una crisi politica per manifesta incapacità nella gestione del Comune. Ci viene da pensare, allora, a quando l’epurazione del consigliere delegato all’urbanistica, visto che ancora non si vede la luce del piano operativo o di altri assessori visto per esempio che più nulla si dice dello sviluppo termale e di altri argomenti che erano diventati cavalli di battaglia in campagna elettorale. Promettere è facile. Governare i problemi è un’altra cosa».
«Certo è che se per ogni promessa non mantenuta si manda via un collaboratore che fino al giorno prima veniva lodato per le sue capacità, ci viene da pensare che nelle stanze del Comune non vigono democrazia e collegialità e le idee sono confuse. I cittadini dopo due anni stanno aprendo gli occhi e vedono che le le promesse non vengono mantenute. Prima l’esclusione di Fratelli d’Italia, ora dell’assessore al bilancio: ma la maggioranza esiste ancora»?