MONTE ARGENTARIO – «Quando nel mio ultimo comunicato risalente all’11 giugno avevo dichiarato che avrei sospeso i tradizionali appuntamenti settimanali relativi alla descrizione dell’andamento della pandemia, lo avevo fatto perché la stessa sembrava essere sotto controllo, qui come altrove».
Sono queste le parole del sindaco di Monte Argentario, Francesco Borghini sull’andamento dei casi di Coronavirus nel suo comune.
«I casi erano scesi a poche unità – ricorda -, con oscillazioni giornaliere contenute e, comunque, ,sempre al ribasso. Avevo sempre, però, continuato ad invitare tutti i cittadini a non abbassare la guardia perché l’evoluzione e lo sviluppo di nuove varianti del virus avrebbe potuto fare, come poi ha fatto, riprendere la diffusione pandemica. Le autorità istituzionali (a dire il vero non tutte) hanno avvertito la pericolosità di una nuova recrudescenza del virus e, saggiamente, hanno cercato di resistere alle forti e molteplici spinte liberistiche che invocavano un totale e completo ritorno alla normalità. Alcuni episodi, specie quelli legati a manifestazioni sportive e non solo, hanno contribuito alla formazione di pericolosi assembramenti prevalentemente tra giovani, ed i risultati conseguenti sono stati quelli che si evincono dai dati ufficiali: casi di positività in aumento, età media dei contagiati abbassato, ripresa della pressione ospedaliera e delle terapie intensive (per ora ancora in una fase che esclude livelli di difficile gestione)».
«Comunque l’allarme sta davvero suonando forte – sottolinea il primo cittadino -. Minimizzarlo, o molto meglio negarlo, sarebbe non solo pericoloso ma costituirebbe colpa grave. La variante Delta (la più invasiva) ha un indice di contagio pari a 7, contro il 3 dell’originale ceppo, con un indice di trasmissibilità che si avvia a superare la soglia critica dell’1%. Questo stato di ripresa della diffusione del virus si percepisce, grazie al cielo a livelli controllabili, anche dai dati che riguardano il nostro Comune. Infatti da una soglia minima di 5 unità registrate nel giugno ultimo scorso, oggi siamo risaliti a 21 di cui, in massima parte, cittadini non residenti. La variante Delta ha anche qui, come dappertutto, aumentata percentualmente la propria presenza».
«Questo stato della situazione – prosegue Borghini – ha indotto coscienziosi e responsabili organizzatori di varie manifestazioni a prendere sagge decisioni e fare inevitabili rinunce che i soliti talebani del dissenso hanno, in alcuni casi, duramente criticato. Per loro (in alcuni la supponenza dei giudizi è inversamente proporzionale ai risultati ottenuti nel vissuto) tutto avrebbe dovuto svolgersi come se nulla fosse accaduto, accada e, tristemente potrà accadere. Queste rinunce non produrranno, così come non hanno prodotto la scorsa stagione, nessun danno economico alle nostre molteplici attività produttive, quelle della somministrazione in particolare. Infatti i dati a nostra disposizione inducono ad un cauto ottimismo. La stagione, pur con la pandemia ancora attiva, si prospetta con dati confortanti per la nostra economia».