GROSSETO – «Dopo cinque anni abbiamo accontentato l’opposizione, visto che le è bastata una visione diversa tra le forze della maggioranza sul contributo a Festambiente per parlare, dopo un intero mandato, di spaccatura. Se questa è una notizia vuol dire che è l’eccezione che conferma la regola della solidità della coalizione che sostiene il sindaco Vivarelli Colonna».
Così il commissario provinciale della Lega Andrea Ulmi commenta quanto accaduto in giunta dove gli assessori Giacomo Cerboni e Riccardo Megale, seguiti da quelli di Fratelli d’Italia, non hanno votato la delibera che assegna ventimila euro di contributo a Festambiente.
«Come Lega abbiamo posto una questione che, per il nostro partito, è prima di tutto politica, visto che è stata Legambiente a schierarsi contro Matteo Salvini nei processi Gregoretti ed Open Arms – afferma Ulmi -. Dunque pur non entrando nel merito di Festambiente, riteniamo che far sostenere ai nostri assessori, che hanno condiviso insieme al partito ed al gruppo consiliare la decisione presa ed il successivo comunicato, non fosse in linea con l’appartenenza al nostro movimento e con i capisaldi della nostra politica, cioè quelli della lotta all’immigrazione clandestina. Una decisione che non è stata dettata dalla Lega, ma che è una diretta conseguenza delle scelte nazionali di Legambiente».
«Allo stesso tempo – prosegue Ulmi- abbiamo aperto un ragionamento con la maggioranza se fosse opportuno, tanto più in questo momento, garantire un contributo da 20mila euro alla kermesse. Non abbiamo certo impedito che Festambiente si svolgesse, né crediamo che la sua organizzazione dipenda dal contributo del Comune di Grosseto, come qualcuno vorrebbe far credere. Riteniamo semplicemente che questi soldi possano essere spesi in altro modo. Fratelli d’Italia in giunta ha condiviso il nostro ragionamento, Forza Italia e Lista Vivarelli Colonna no hanno deciso di proseguire sulla strada del contributo».
Ulmi ne ha anche per l’assessore regionale Leonardo Marras: «Non stupisce la posizione dell’assessore regionale Marras, che ci ha abituato alle sue giravolte politiche specie sull’ambiente (vedi l’inceneritore di Scarlino) nella difesa strumentale di Festambiente che appare più un cartello politico contro una coalizione, che la difesa di una kermesse ambientalistica. Il grigiore che descrive illuminato solo, a suo dire, da Festambiente, ben dipinge la Grosseto che cinque anni fa ci ha lasciato il centrosinistra, dalle cui ceneri abbiamo ricostruito e che i cittadini hanno dimostrato e dimostreranno ancora di apprezzare».
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Una spaccatura effimera, dunque, secondo Ulmi quella che si è registrata: «Non sono certo questi i terreni in cui si incrina una maggioranza – conclude il commissario provinciale della Lega -. In cinque anni abbiamo lavorato in piena sintonia su tanti temi, trovando sintesi anche laddove c’erano delle divergenze di base iniziali. Questo sarà anche lo spirito che ci guiderà nei prossimi cinque. Il cambiamento di Grosseto, quello che la gran parte dei cittadini dimostra di percepire, è iniziato con questo mandato e proseguirà nel prossimo, indipendentemente dalle posizioni diverse sul contributo a Festambiente che potrebbero restare tali, o magari no, anche nel futuro».