GROSSETO – Grande entusiasmo per i 13 giovani farmacisti che hanno giurato in nome di Galeno lo scorso martedì 20 luglio.
La cerimonia, svoltasti presso l’Hotel Airone in occasione dell’assemblea ordinaria, è un importante appuntamento per i neolaureati che si affacciano alla professione. Un momento solenne di festeggiamenti e buon auspicio.
Un evento, recentemente introdotto dall’ordine, che ha non solo lo scopo di augurare un brillante futuro ai neoiscritti, ma che testimonia fortemente anche la vicinanza dell’ente ai ragazzi che si affacciano nel mondo del lavoro.
L’ordine dei farmacisti della provincia di Grosseto esprime il più sentito e sincero augurio di benvenuto nella professione farmaceutica a Beatrice Cordovani, Gabriele Rossi Gabriele, Alessia Turi, Alice Bruni, Giorgia Micheli, Francesco Laudani, Martina Santi, Sara Barbaro, Fiorentina Gjyzeli, Elena Terni, Enrico Franzoni, Sofia Mazzella, Salvatore Di Maria, Anna Chiara Pacella, Martina Di Giusto, Irene Santi, Martina Nardi, Vittoria Di Bella, Giulia Mattei, Anna Palermo, Maira Concetta Pezzullo e formula gli auguri più fervidi per una lunga e proficua vita professionale, nel rispetto dei principi del Codice deontologico e dei valori di responsabilità e solidarietà che definiscono il ruolo del farmacista, professionista sanitario al servizio della salute della collettività.
«La gestione del Covid-19 ha sottolineato quanto dobbiamo essere fieri della nostra professione – afferma Elisa Petrucci, presidente dell’ordine dei farmacisti di Grosseto – , una professione non di persone eroiche ma di coloro che, attuando il codice deontologico, tutelano la salute dei cittadini, un gesto che ciascuno di noi è tenuto a compiere quotidianamente ed in particolare in un momento come l’attuale con l’orgoglio di appartenere a una professione, nobile e antica, da sempre al servizio della collettività».
«Nel deserto delle città – ricorda la presidente -, il farmacista è stato il professionista che non ha mai smesso di essere un riferimento sempre accessibile, senza liste di attesa e senza appuntamenti, di giorno e di notte e nelle festività. È stata un’impresa difficilissima per il colleghi che operano sul territorio ma non meno ardua per i colleghi ospedalieri, sempre pronti a garantire la disponibilità di medicinali e dispositivi ai medici delle terapie intensive, ai reparti di pneumologia e di infettivologia, lavorando al loro fianco confrontandosi ogni giorno con un sistema di approvvigionamento sotto tensione».
«Lo stesso possiamo affermare di tutti colleghi che si sono prodigati nella distribuzione e nell’industria – conclude Elisa Petrucci -, anelli fondamentali del servizio farmaceutico. Possiamo dire con orgoglio che, nel nostro territorio, l’assistenza farmaceutica non si è mai fermata e che il farmacista ha operato sempre al massimo delle possibilità.
Mi auguro che l’attenzione che abbiamo ricevuto, nel bene e nel male, abbia accesso dei riflettori sulla nostra professione, spesso relegata al margine».