PORTO ERCOLE – «Non si contano più le volte in cui, sia a mezzo stampa che in seno all’assemblea consiliare, il nostro gruppo abbia denunciato le gravi carenze dell’amministrazione comunale a guida Franco Borghini in materia di sicurezza e ordine pubblico» così interviene Luigi Scotto capogruppo della lista “Argentario: il Progetto”.
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«Abbiamo sperato, ogni volta, che le nostre osservazioni non passassero sotto silenzio e trovassero, prima o poi, accoglimento nella giunta. Speranze che, a quanto pare, si sono rivelate vane, e lasciano oggi, nella bocca di chi ingenuamente le ha coltivate, il retrogusto amaro della sconfitta».
«Si perché di fronte a certi fatti incresciosi, chi ne esce con le ossa rotta è l’intera comunità che, in questi lunghi mesi di preparazione della stagione, non chiedeva altro se non di affrontare la parentesi estiva nella massima serenità possibile» prosegue Scotto.
«E invece eccoci ancora una volta a parlare di danneggiamenti, di atti vandalici, di profondo senso di distanza delle istituzioni dal paese reale, come se il Covid da solo non fosse bastato a fiaccare il morale degli argentarini e non fosse ancora lì a minacciare il buon esito dell’estate 2021.
Danneggiare le barche di un porto non significa creare un danno solo ai proprietari delle imbarcazioni, ma produce un pericolosissimo danno di immagine e di credibilità per la stessa meta turistica – continua la nota -. Agli occhi dei diportisti infatti, una destinazione di caratura internazionale come Porto Ercole, esposta alle scorribande dei balordi, rischia di non apparire per niente sicura e di far precipitare il suo appeal ad un livello bassissimo».
«Che fine hanno fatto i sistemi di video-sorveglianza, la presenza delle forze dell’ordine ausiliarie che, in estate, il Ministero Degli Interni mette a disposizione dei comuni vacanzieri? Dove è un piano per la sicurezza e per l’ordine pubblico che un comune, di fronte a situazioni di questo tipo, deve correre immediatamente a redigere per mettere in campo tutto ciò che è di sua competenza per garantire la propria comunità dai fenomeni di microcriminalità?»
«Chissà quando arriverà il momento in cui il sindaco Borghini, guardandosi allo specchio, finalmente capirà e dirà a se stesso: “devo ammetterlo, ho sbagliato i miei calcoli, non sono proprio all’altezza di fare il sindaco di Monte Argentario”. Quello che è certo è che se l’amministrazione non prenderà provvedimenti urgenti, nel mese di settembre chiederemo un consiglio comunale straordinario in cui si chiederanno, a gran voce, le dimissioni in blocco della giunta».